Sestri Levante: Coldiretti, festa all'Annunziata con centinaia di agricoltori per gli 80 anni del sodalizio
di Redazione
Fra i temi trattati, importazioni sleali, fauna selvatica, moratoria dei debiti a favore delle aziende agricole che hanno investito
Dalle prime battaglie sindacali alle leggi ottenute che hanno cambiato la storia dell’agricoltura: l’excursus delle tappe fondamentali del percorso della Coldiretti hanno sottolineato due pilastri fondamentali per l’organizzazione: il coraggio di cambiare e la forza di continuare a lottare al fianco e per i propri agricoltori. Si è tenuto all’ex Convento dell'Annunziata di Sestri Levante il grande incontro con 350 agricoltori del medio e del levante ligure, a rappresentanza delle delegazioni di Coldiretti Genova e Coldiretti La Spezia. L’occasione è stata fornita dagli 80 anni di Coldiretti.
“Ci sembrava il momento adatto per tracciare un fil rouge della nostra attività sindacale del passato e delle sfide che portiamo sul campo nel presente,” spiega Marco Lucchi, Presidente di Coldiretti La Spezia. “Abbiamo raccontato i passaggi salienti della nostra storia e di come siamo riusciti a rivoluzionare l’agricoltura italiana ed europea, ma non solo. Abbiamo tracciato insieme le prossime tappe: in primo piano c’è la battaglia per la tutela del Made in Italy, sull’etichettatura di origine e sulla raccolta da un milione firme che stiamo portando avanti in tutti Italia,” commenta Luca Dalpian e Presidente di Coldiretti Genova.
Durante l’assemblea si è poi parlato di importazioni sleali, fauna selvatica, moratoria dei debiti a favore delle aziende agricole che hanno investito e che in questi ultimi due anni hanno subito l'aumento dei tassi di interesse e forti problemi reddituali consequenziali; si sono affrontate le problematiche relative al settore della pesca e alle azioni che si sono e si stanno mettendo in campo per risolverle, grazie al lavoro di Coldiretti ImpresaPesca, che ha trovato di recente nella figura della genovese Daniela Borriello – ieri intervenuta in sala – la Responsabile del settore a livello nazionale.
“Oggi qui siamo 350, in tutta Italia 50mila,” aggiunge Paolo Campocci, Direttore di Coldiretti Genova e La Spezia. “Questo significa una cosa, più di tutti i successi che si possono ottenere: la Coldiretti è fatta di persone, sono gli agricoltori il nostro fil rouge.” A conferma di ciò, le Delegazioni hanno concluso l’evento con un momento dedicato alle premiazioni di agricoltori che si sono distinti per aver dato un impulso unico e aver lasciato il proprio segno non solo nella terra, ma nella storia dell’agricoltura ligure.
Sono state premiate le fondamenta della nostra regione e dell’agricoltura del territorio: Ottaviano Lambruschi, viticoltore dello spezino e pioniere della viticoltura ligure, ha stretto il microfono tra le mani e ha detto: “ho 94 anni e vorrei ancora lavorare!”, è bastato questo a emozionare l’intera platea.
Hanno ricevuto premi Giuseppe Schenone all’orticoltura, Donatella Alessandri per la zootecnia, Agostino Corsiglia per il florovivaismo, Ottaviano Lambruschi per il settore vitivinicolo, Angelo Maioli per la Miticoltura, Francesco Bruzzo per l’Olivicoltura, Nello Chiappara per la Pesca Professionale e Francesco Ratto per la Basilicoltura.
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