Scuola a distanza, no ai carichi eccessivi di lezioni e compiti
di Redazione
La nota del ministero alle scuole dà le indicazioni sulla didattica online
No all'uso eccessivo delle lezioni online, no a carichi di compiti esagerati, docenti in accordo per bilanciare l'impegno giorno per giorno. E' questo il riassunto della nota diramata ieri dal ministero dell'Istruzione agli uffici scolastici regionali con una serie di indicazioni e consigli operativi per la didattica a distanza. "La didattica a distanza, in queste difficili settimane, ha avuto e ha due significati", si legge nel documento. Da un lato, sta servendo a "mantenere viva la comunità di classe, di scuola e il senso di appartenenza", combattendo "il rischio di isolamento e di demotivazione". Dall'altro lato, è essenziale per "non interrompere il percorso di apprendimento".
DIDATTICA A DISTANZA - "Il solo invio di materiali o la mera assegnazione di compiti, che non siano preceduti da una spiegazione relativa ai contenuti in argomento o che non prevedano un intervento successivo di chiarimento o restituzione da parte del docente, dovranno essere abbandonati, perché privi di elementi che possano sollecitare l'apprendimento. La didattica a distanza prevede infatti uno o più momenti di relazione tra docente e discenti, attraverso i quali l'insegnante possa restituire agli alunni il senso di quanto da essi operato in autonomia, utile anche per accertare, in un processo di costante verifica e miglioramento, l'efficacia degli strumenti adottati".
NO ALLE SOVRAPPOSIZIONI TRA DOCENTI - "Occorre evitare sovrapposizioni e curare che il numero dei compiti assegnati sia concordato tra i docenti, in modo da scongiurare un eccessivo carico cognitivo. Per questo motivo il ruolo del registro elettronico è prezioso. E occorre sottolineare che si tratta comunque, è opportuno ricordarlo, di uno strumento, utile anche e soprattutto in questi frangenti e svincolato dalla "fisicità" del luogo nel quale la didattica si esercita. Come del resto altri strumenti possono essere utili, purché ne sia chiaro lo scopo".
EVITARE UN PESO ECCESSIVO DELL'IMPEGNO ONLINE - "Per la scuola secondaria di primo e di secondo grado il raccordo tra le proposte didattiche dei diversi docenti del Consiglio di Classe è necessario per evitare un peso eccessivo dell'impegno online, magari alternando la partecipazione in tempo reale in aule virtuali con la fruizione autonoma in differita di contenuti per l'approfondimento e lo svolgimento di attività di studio".
INFANZIA - Per la scuola dell'infanzia è opportuno sviluppare attività, per quanto possibile e in raccordo con le famiglie, costruite sul contatto 'diretto' (se pure a distanza), tra docenti e bambini, anche solo mediante semplici messaggi vocali o video veicolati attraverso i docenti o i genitori rappresentanti di classe, ove non siano possibili altre modalità più efficaci. Non si tratta, comunque, di nulla di diverso di quanto moltissime maestre e maestri stanno compiendo in queste giornate e stanno postando sul web, con esperienze e materiali che sono di aiuto alla comunità educante e costituiscono un segnale di speranza per il Paese.
ISTITUTI TECNICI - "In particolare negli istituti tecnici e professionali, caratterizzati da una didattica declinata tipicamente nella duplice dimensione della teoria e della pratica laboratoriale, ove non sia possibile l'uso di laboratori digitali per le simulazioni operative o altre formule, che pure diverse istituzioni scolastiche stanno promuovendo, il docente progetta - in questa fase - unità di apprendimento che veicolano contenuti teorici propedeutici, ossia da correlare in un secondo momento alle attività tecnico pratiche e laboratoriali di indirizzo".
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