Sciopero portuali Genova, Maresca: "Serve un dialogo condiviso fra lavoratori e terminalisti"
di Marco Innocenti
L'assessore allo sviluppo portuale: "Il porto è di tutti i genovesi, ci lavorano 30mila addetti"
“Il Comune di Genova ribadisce il proprio impegno nel fare la sua parte e svolgere un ruolo di facilitatore per il dialogo tra le parti affinché si arrivi al più presto a una soluzione che risolva le attuali problematiche, ancora in essere tra lavoratori e terminalisti”. Lo dichiara l’assessore all’Sviluppo economico portuale e logistico del Comune di Genova Francesco Maresca in merito allo sciopero del porto genovese indetto per venerdì 5 marzo"
“Dispiace che non si sia riusciti a evitare lo sciopero – prosegue l’assessore Maresca - ma auspico che al più presto si possa arrivare a un percorso condiviso che consenta di proseguire sulla strada dello sviluppo dello scalo genovese come la comunità marittima più importante a livello nazionale. Il porto è un patrimonio di tutti i genovesi, dà lavoro a circa 30 mila addetti e nell’interesse comune vanno affrontate e superate le problematiche che riguardano l’intera città. Mi auguro che ci sia uno sforzo comune per superare le divergenze di posizione e un impegno forte a tutela della sicurezza interna allo scalo. Per questo ritengo indispensabile un cambio di passo deciso anche da parte del nuovo governo: l’attuale esecutivo metta al centro dell’agenda politica la filiera logistica e portuale, che non ha mai smesso di lavorare per il Paese in piena pandemia. Ora è il momento di una riforma a tutela della sicurezza, un indubbio valore da difendere, con regole al passo con i tempi e nell’interesse dell’intera comunità economica marittima, con investimenti sulla sicurezza, a partire da misure ad hoc come la revisione dei canoni portuali, a beneficio di operatori e lavoratori portuali”.
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