Sanremo, la rabbia dei titolari delle discoteche: "All’Ariston si balla, noi chiusi"

di Edoardo Cozza

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Maurizio Pinto e Alessio Graglia del Movimento Imprese Italiane contestano l'atmosfera del Festival: "Scene vergognose e in spregio alle regole"

Sanremo, la rabbia dei titolari delle discoteche: "All’Ariston si balla, noi chiusi"

"Il conduttore del Festival, Amadeus, ieri sera intorno alla mezzanotte, sprezzante delle regole che riguardano sessanta milioni di Italiani, ha trasformato il teatro Ariston in una vera e propria discoteca sulle note dei Meduza, esortando, cosa a nostro avviso ancora più grave, la gente ad alzarsi e a ballare con suo figlio che addirittura per primo e in prima fila si è messo a ballare con gli spettatori".

Così Maurizio Pinto e Alessio Graglia del Movimento Imprese Italiane contestano, in una nota, l'iniziativa del conduttore e direttore del Festival di Sanremo Amadeus accusandolo di "aver 'trasformato' il teatro Ariston in una discoteca, in spregio ai locali da ballo che ancora sono chiusi".

"Ciò a cui abbiamo assistito è stato davvero vergognoso. Le discoteche e tutti i locali notturni in Italia sono chiusI da mesi e ancora non si sa a oggi quando riapriranno esattamente - conclude la nota -. Molte attività sono praticamente fallite, ritenute luoghi pericolosi per il contagio, nonostante i gestori dei locali abbiamo accettato Green pass e versioni super o rafforzate".