Sanlorenzo, numeri record: in 10 anni quintuplicati i dipendenti

di Edoardo Cozza

1 min, 34 sec

Da 106 persone impiegate a 604 e un fatturato record di 585 milioni di euro: il cantiere cresce sempre più e l'impatto delle sanzioni russe non spaventa

Sanlorenzo, numeri record: in 10 anni quintuplicati i dipendenti

 Sanlorenzo, il cantiere nautico, tra i più importanti al mondo, con sedi alla Spezia, Massa e Viareggio, ha chiuso il bilancio con un fatturato record di 585 milioni di euro ed il suo stato di salute è dimostrato anche da un altro dato: in 10 anni i dipendenti sono passati da 164 a 604. Nel 2018, Sanlorenzo ha creato alla Spezia la sua Academy per formare ragazzi e ragazze ai mestieri del mare.

La richiesta di professionalità è altissima. "Trovare le persone giuste non è semplice, esiste una difficoltà oggettiva in ogni comparto industriale nel trovare figure con la preparazione adatta - ha spiegato Paolo Bertetti, vicepresidente -. La selezione per la Sanlorenzo Academy è piuttosto severa, ma il 90% dei partecipanti ad oggi è stato assunto: operatori polivalenti, marinai tecnici, idraulici, elettricisti, steward e stewardess e marinai imbarcati".

L'Italia è leader mondiale nel settore dei super yacht. Solo Sanlorenzo ne ha 21 in costruzione: chi ordina oggi, attende il varo fino al 2026. "Eppure non è facile far capire ai giovani che possono fare parte di un mondo affascinante come quello della nautica - spiega Martina Fraschetti, responsabile delle risorse umane -. Spesso c'è la concezione che sia una realtà inarrivabile, invece non è così". Attorno al cantiere ruota inoltre un indotto di circa duemila persone. "Un ecosistema di artigiani, specialisti nel proprio settore - ha spiegato Demaria membro del cda di Sanlorenzo Yacht e ceo della controllata Bluegame. -, che sono una parte importante del Made in Italy nella nautica".

I vertici di Sanlorenzo hanno ricordato di aver raggiunto "un accordo di partnership esclusiva con Siemens Energy, entro il 2024 avremo il primo 50 metri a fuel cell della nostra produzione". Infine una considerazione sulle sanzioni alla Russia. "L'impatto sul nostro business è piuttosto limitato. La clientela russa rappresenta il 7,7% del portafoglio ordini, ma nessuno degli armatori appartiene alla lista dei sanzionati" ha spiegato Demaria.