Sanità, Bucci: "Il buco è di 19,2 milioni". Le opposizioni: "Solo parole, vogliamo i documenti"

di Riccardo Olivieri

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Bucci sicuro in aula: "Lo ridurremo ancora". Le strutture che non hanno accumulato disavanzo secondo il presidente sono Asl2, Asl4, Asl5, Galliera ed Evangelico

Sanità, Bucci: "Il buco è di 19,2 milioni". Le opposizioni: "Solo parole, vogliamo i documenti"

Sarebbe di 19,2 milioni il disavanzo della sanità: a dirlo nell'aula del Consiglio Regionale è il presidente Marco Bucci, "ma i documenti ufficiali raccontano un'altra cosa" attacca il capogruppo del Pd Armando Sanna. Il presidente in effetti ha letto la sua relazione ma nella delibera di giunta realizzata il 13 marzo il numero era sensibilmente diverso, 62 milioni, mentre i 19,2 milioni al momento non sono riscontrabili in nessun atto ufficiale. Bucci però sostiene che la delibera aggiornata sia stata realizzata il 20 marzo, "non è ancora pubblicata ma c'è", dichiara. E la cifra di 19,2 milioni è quella presentata al Ministero dell'Economie delle finanze e quello della Salute proprio nella giornata di oggi.

Disavanzi - Nella relazione del presidente emerge che cinque realtà sanitarie non hanno accumulato alcun disavanzo: si tratta Asl2, Asl4, Asl5, e degli ospedali Galliera ed Evangelico. Per quanto riguarda invece le strutture con disavanzo, i numeri sono i seguenti: Asl1 per 2.522.656 euro, Asl3 per 4.747.207 euro, Ospedale Policlinico San Martino per 5.247.677 euro e Ospedale Gaslini per 6.682.932 euro. La somma è appunto 19,2 milioni (19.200.472 euro).

I conti tornano? - Bucci ha anche parlato di 50 milioni di accantonamento richiesti il 17 gennaio dal Ministero dell'Economia e delle finanze a tutte le Regioni per adeguare gli stipendi nel 2025. Gli enti però si sono compattati e nella Conferenza Stato-Regioni intendono respingere la richiesta, col presidente Fedriga capofila. Inoltre Bucci ha parlato di 487 milioni di avanzo dall'esercizio precedente, che potrebbero coprire tanto i 19,2 quanto i 50. In conclusione, i 35 milioni che dal 2020 venivano stanziati per coprire il disavanzo non verranno più spesi, proprio perché la copertura verrebbe effettuata con altri fondi. "Non ci sono riduzioni di servizi né di assunzioni" ha dichiarato Bucci. Sarebbero questi 35 milioni quelli che secondo il presidente sono stati messi a parziale copertura del buco ma prima che fossero disponibili i 487 milioni di avanzo dall'esercizio precedente (i restanti 27 invece arriverebbero dal fondo di riserva) e che verrebbero quindi reinvestiti. "Non sono orgoglioso di questo avanzo - dice Bucci in aula -, vuol dire che potevamo spendere di più. Ma la Regione è stata a lungo ferma".

Opposizione - Dalla delibera di giunta risulterebbe però un taglio di 34 milioni sul "Finanziamento ordinario corrente alla garanzia dei Lea" (livelli essenziali di assistenza) a parziale copertura del buco. "Aspettiamo un atto della giunta che ci smentisca ma per il momento i numeri sono diversi da quelli che dice Bucci - dichiara Armando Sanna -. Da quello che possiamo leggere oggi si stanno andando a tagliare servizi essenziali sulla disabilità e sulle persone più fragili".

Visione - Secondo Bucci sulle Asl sono stati commessi degli errori, come l'utilizzo dei soli "soldi del fondo sanitario nazionale e non da altri fondi. Noi da quest'anno - spiega - cambieremo questo approccio: distribuiremo tutti i soldi dall'inizio così che tutti sappiano quello che devono fare. E non ci sono stati tagli, con gli stessi soldi abbiamo chiesto aumenti di produttività".

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