Sampdoria, Semplici: "Con il Cesena la prima di molte finali. Contento di Niang, mi aspetto altri rinforzi"

di Maurizio Michieli

L'allenatore dei blucerchiati: "Pedrola sta meglio, lo vedrete. Tutino? Si sente troppo responsabile, deve imparare a essere più menefreghista "

Alla vigilia di Sampdoria-Cesena, Leonardo Semplici pone l'accento, in conferenza stampa, sull'importanza della gara e sulla necessità per i blucerchiati di fare mercato

Mentalità - Il tecnico doriano arriva alla partita con i romagnoli con una consapevolezza che cercava da settimane: "Finalmente ho potuto lavorare sulla squadra. Ho trasmesso mie idee, mentalità e principi di gioco. È un percorso. Devo insistere. I calciatori devono avere convinzione di migliorare prestazioni e classifica. Fortuna? No, contano i meriti, la sorte può pesare su una partita non su un campionato. Bisogna spingere sulle capacità e sulle aspettative cambiate. Bisogna essere consapevoli di questo e prenderne atto".

Singoli - Semplici passa poi in rassegna alcuni dei suoi giocatori, tra dubbi e rilanci: "Pedrola è cresciuto, valutiamo. Akinsanmiro ha un problema alla pianta del piede, mentre Benedetti ha un problemino al ginocchio. Tutino ha la febbre e dolore alla caviglia, dobbiamo valutare bene".

Mercato - Inevitabile una domanda sull'ultimo arrivato del mercato Samp: "Niang si è presentato in maniera ottima, anche fisicamente sta bene. Sono contento, può e deve alzare livello qualità attacco. Modulo? Dipende dalla condizioni dei calciatori, da quello che vedo. Rinforzi? Sappiamo cosa serve, ora alleno quelli a disposizione. Ci vuole pazienza da parte mia affinché Ds e società trovino giocatori per rinforzare la rosa. Concentrato sul campo, sono convinto che arriverà chi migliora la rosa".

Razzismo - "Quando accaduto con Akinsanmio è una brutta cosa, si devono fermare le partite, nel 2024 è inaccettabile. Gli ho parlato, non è facile per lui, lo capisco. Ma è ripartito. La sua sostituzione era obbligata". 

Realismo - "Arrivano avversari di medio bassa classifica ora? Veramente siamo noi di bassa classifica... Bisogna essere realisti. Affrontiamo partita per partita, Il Cesena sta facendo bene, ha buoni principi, va affrontata come fosse il Sassuolo. Ogni gara sarà come una finale, una per volta. Domani ci sarà un buon pubblico, dobbiamo accontentarlo".

Secondi tempi - Viene chiesto all'allenatore il perché della sofferenza dopo l'intervallo, una costante delle partite della Samp. "È un insieme di cose, fisiche, di testa e tecniche. A Brescia abbiamo smesso di giocare, ero arrabbiato. Menefreghismo a cui bisogna reagire. Ci sta di subire, non in quella maniera. Eravamo pure in vantaggio. L'aspetto fisico comunque è secondario, ci viene il braccino. Bisogna essere positivi e propositivi, intanto le negatività ci sono. Dobbiamo essere più spregiudicati".

Tutino - Cosa sta succedendo al numero 10 doriano? "Bella domanda. E' un ragazzo molto sensibile, ha qualità, non sempre riesce a fare fronte al momento. Lui si sente responsabile, si fa più carico dei suoi demeriti. A Brescia fatto meno bene del solito, ma può tornare quello che è stato, deve fregarsene di più, pensare meno alle pagelle. Dobbiamo aiutarlo. E resta alla Sampdoria. Pedrola che autonomia e come sta di testa? Spero sia un valore aggiunto, tutti ne parlano in maniera eccellente. Si allena bene, gli parlo spesso a 360 gradi. Nelle prossime partite lo vedremo in campo, o dall'inizio o a gara in corso".

Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci anche su Whatsapp, su Instagramsu Youtube e su Facebook.