Sampdoria, ricorso di Ferrero: ecco i motivi per i quali la società è tranquilla

di Maurizio Michieli

Il 28 maggio a pronunciarsi sul'operazione di acquisizione del club sarà il Tribunale di Milano

In attesa che a pronunciarsi sull'operazione di acquisizione della Sampdoria sia il Tribunale di Milano, a cui ha presentato ricorso il Trustee Gianluca Vidal, il prossimo 28 maggio, iniziano a filtrare le motivazioni per le quali il club è sostanzialmente tranquillo, forte anche del precedente del Tribunale di Genova, che aveva rigettato un ricorso simile da parte dei legali dell'ex proprietario e presidente Massimo Ferrero.

Intanto, se Massimo Ienca, allora amministratore unico di Sport Spettacolo Holding, la controllante della Sampdoria, ha firmato i documenti è verosimile che ne avesse i requisiti e soprattutto i poteri. Va ricordato che nel procedimento Radrizzani e Manfredi sono stati affiancati dallo studio Dla Piper di Milano, particolarmente ferrato in materia, tanto che uno dei gli avvocati, Francesco De Gennaro, è anche in predicato di entrare nel Cda della società blucerchiata.

Inoltre, gli esperti che in queste ore stanno analizzando la questione sono ragionevolmente convinti che "nessun giudice (e neppur alcun avvocato di parte, n.d.r.) avrebbe omologato l’accordo con una controparte azionista non legittima, ovvero senza guardare i poteri ad essa conferiti".

Ecco perché dalla Sampdoria, malgrado le "intemperanze" di Massimo Ferrero (https://telenord.it/massimo-ferrero-a-telenord-non-rivoglio-la-sampdoria-ma-essere-pagato-66990), filtrano ottimismo e fiducia. Ciò non esclude il fatto che queste vicende giudiziarie, unite all'inchiesta della Procura di Genova sui bilanci della Sampdoria dal 2018 al 2023, creino difficoltà oltre che fastidio. Sino a quando tutte le scorie, anche giudiziarie, derivanti dal passato non saranno smaltite, è difficile sperare in nuovi investitori, costretti a confrontarsi con un rischio di impresa ancora troppo elevato.

Tanto è vero che le "diplomazie" di Radrizzani-Manfredi da una parte e di Massimo Ferrero dall'altra sono comunque al lavoro per trovare un'intesa extragiudiziale, risolvere le grane e accorciare i tempi biblici della giustizia.

Nel frattempo non rimane che la navigazione a vista, cercando di fare fronte alle emergenze e alle urgenze, con la speranza di tenere dritta la barra del risultato sportivo. Per uscire dalle secche la Sampdoria ha ancora bisogno di tempo.