Sampdoria, i segreti dello chef nella cucina del ritiro: giocatori "matti" per il risotto alla parmigiana

di Matteo Angeli

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"Tutti i menù studiati con il nutrizionista. Ovviamente tantissima verdura e frutta. Niente vino, la scienza ci dice che fa male ai muscoli"

Sampdoria, i segreti dello chef nella cucina del ritiro: giocatori "matti" per il risotto alla parmigiana

DAL NOSTRO INVIATO
A PONTE DI LEGNO

"Il piatto più gradito dai giocatori? Il risotto alla parmigiana". Mauro Forte, lo chef della squadra blucerchiata non ha dubbi. Nella cucina dell'hotel che ospita la squadra in ritiro non ci si ferma mai. "Iniziamo prestissimo e finiamo tardi, ma è normale, vogliamo dare ai ragazzi il massimo - spiega - l'alimentazione è fondamentale per un professionista e per questo il mio lavoro va di pari in passo con quello del nutrizionista con il quale sono in contatto ogni giorno. Devo dire che sono proprio i giocatori ad essere molto attenti a quello che mangiano, molto di più di qualche anno fa".

Mauro Forte, un passato alla Fiorentina, abita ancora in Toscana ma ogni volta che la Sampdoria gioca lui è in cucina nella sede del ritiro. Su una lavagnetta posizionata vicino ai tavoli del ristorante c'è un foglio con indicato il menù.

"Si ogni giorno mettiamo quello del pranzo e quello della sera - spiega - così tutti sanno cosa ci sarà a tavola. Ad esempio oggi stiamo preparando un filetto di branzino molto semplice con pomodorini, spezzatino di vitello giovane con i carciofi, riso plasmati e pasta al pomodoro. Ovviamente tantissima verdura e frutta. Vino? No niente vino, la scienza ci dice che fa male ai muscoli".

Per qualche giocatore intollerante a qualche alimento vengono preparati piatti specifici. "Ovviamente tutto è studiato nei minimi dettagli - continua Forte - in accordo con medico e nutrizionista. Cerchiamo davvero di creare un rapporto di fiducia con i ragazzi e di farli stare bene dandogli dei piatti anche gustosi.La pizza? Si non manca, la facciamo noi però".