Sampdoria, Gabbiadini: "Da piccolo volevo fare il portiere, poi mi hanno detto che avevo un bel tiro..."
di Matteo Angeli
"Voglio ripagare società e tifosi, sono i debito. Chiellini il difensore più forte. La Nazionale? Non è un obiettivo"
Dal nostro inviato
a Ponte di Legno
Manolo Gabbiadini morde il freno. L'infortunio è ormai alle spalle ora per lui è iniziato il conto alla rovescia. "Non so ancora quando potrò tornare in campo, ma sono tranquillo e lavoro sereno. L'ultimo step saranno i contrasti e quindi le gare, probabilmente dopo il ritiro qui a Ponte di Legno".
Ma è vero che da piccolo volevi fare il portiere?
"Sì, vero. Mio padre ha sempre fatto il portiere, anche se non ad alti livelli. Io lo vedevo come un esempio volevo seguirlo in tutto e per tutto e per questo sognavo di giocare in porta. Una volta mi sono presentato al raduno della mia squadra co i guanti: c'erano già altri portieri e così mi hanno detto: no tu vai davanti e calcia in porta. Ho sempre avuto il tiro forte anche da bambino"
Veniamo ai giorni nostri. Che Giampaolo hai ritrovato?
"Carico, sempre carico, ora che ci ha disposizione 24 ore diciamo le sfrutte tutte. Lui è un maniaco del campo, gli piace spiegare le sue teorie e farcele mettere in pratica.
Che aria si respira in ritiro?
"Abbiamo voglia di rifarci dopo una stagione dura molto dura e sofferente. Vogliamo cambiare l'andazzo".
Qual'è il difensore più forte che hai affrontato?
"Dico subito Chiellini, un osso duro anche a palla lontana. Fastidiosa, spigoloso e difficile da affrontare. L'ho anche conosciuto in Nazionale, una grandissima persona ma in campo insuperabile".
E il portiere più forte?
"Handanovic senza dubbio, a me piace tirare da lontano e lui me le prendeva tutte".
Qual'è il sogno di Manolo Gabbiadini?
"Io penso solo di dare tutto me stesso per questi coloir che mi hanno dato tanto e devo ricambiare. La Nazionale non è il mio obiettivo principale, ora ci sono tanti giovani ed è giusto che si apra un ciclo".
In ritiro giochi alla Play Station?
"No, sono scarso in qualsiasi gioco e quindi non la uso. L'ho rispolverata dalla cantina durante il lockdown ma l'ho subito rimessa via"
In valigia hai portato dei libri?
"Non sono un grande lettore, mi piacciono le biografiche di qualche sportivo o personaggio intrigante, quelli li divoro . Ora sto leggendo un libro di un amico di Bologna: Le chiavi di Casa".
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