Sampdoria, Evani: "Risultati strani nelle ultime partite, ma con la Salernitana è scontro diretto e dipende solo da noi"
di Maurizio Michieli
"L'appuntamento più importante nella storia della società". Frecciata a Niang: "Se capisse le sue qualità e le mettesse a disposizione della squadra..."
Alberico Evani, allenatore della Sampdoria, guarda alla partita con la Salernitana, venerdì 9 maggio alle 20,30 a Marassi, con realismo e fiducia.
La partita della vita - "Quella contro la Salernitana è la partita più importante della storia della Sampdoria. È uno scontro diretto e dipenderà molto da noi: la situazione è critica, più per risultati strani degli avversari che per colpe nostre, ma ora sta a noi essere più bravi.
Consapevolezza e determinazione - "I ragazzi sono intelligenti e hanno capito il momento. È la partita della vita. Dobbiamo restare in questa categoria".
Recuperi importanti - "Abbiamo recuperato gli infortunati e ci siamo rafforzati: tutti sono a disposizione, anche Ioannou, che non avevamo mai avuto finora e che sarebbe stato importante. Anche Tutino arriverà stasera: ieri è stato operato alla caviglia, ma ci sarà. Bellemo ha fatto un ottimo lavoro e ho davvero l’imbarazzo della scelta".
Rispetto per l’avversario, ma nessun timore - "La Salernitana, stranamente, si trova in una situazione critica nonostante abbia una rosa importante e fatto operazioni a gennaio. È una squadra esperta, con giocatori importanti. Hanno il vantaggio di due risultati su tre, ma questo potrebbe anche aiutarci, perché noi abbiamo solo una possibilità e dovremo azzardare di più, ma concedere di meno".
Il calore del pubblico - "Abbiamo il vantaggio e la fortuna di avere un pubblico straordinario, e dovremo dare tutto, e anche di più. Abbiamo lavorato molto sull’intensità: guai a essere sotto ritmo".
Non basta attaccare di più - "Non è detto che mettere più attaccanti sia la soluzione. Anzi, ultimamente abbiamo intasato l'attacco proprio con troppe punte. Serve ordine, serve gioco di squadra".
Idee chiare e spirito di gruppo - "Abbiamo idee chiare, e chiunque giocherà commetterà meno errori perché tutti vogliono partecipare a questa gara".
Scelte offensive da valutare - "L’attacco? Ho quattro punte, dipende da come decideremo di giocare. Niang? se capisce le sue qualità e le mette a disposizione della squadra, può essere determinante".
Gestire la tensione - Per domani? Al mattino faremo la rifinitura qui. Poi c’è poco da dire: la tensione non manca, ma serviranno serenità e lucidità.
La forza del collettivo - "Chi ha dato segnali forti è stato il gruppo. Abbiamo preso questa responsabilità finale sapendo di avere poco tempo per lavorare, ma daremo il massimo".
L’obiettivo salvezza - "L’obiettivo è salvarsi, l’orgoglio c’è. Il lavoro paga, e speriamo sia così anche stavolta".
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