Salis: "G8 di Genova monito sui pericoli di una gestione inadeguata dell'ordine pubblico"
di Redazione
La sindaca: "Il pensiero va a chi ha perso la vita, alle persone che hanno subìto violenze e hanno visto calpestati i propri diritti e speranze"
GENOVA - "Oggi, a 24 anni di distanza, Genova ricorda i fatti del G8, una ferita 'amara e indelebile' che non possiamo, non dobbiamo e non vogliamo dimenticare. Quei giorni convulsi, le tensioni che attraversavano la città, le speranze di cambiamento espresse da milioni di persone e quella violenza hanno segnato per sempre la nostra storia". Così la sindaca di Genova Silvia Salis via social cita i versi di Francesco Guccini per celebrare il 24/mo anniversario dall'uccisione di Carlo Giuliani durante il G8 di Genova nel 2001.
"Ricordare il G8 non significa riaprire vecchie ferite per alimentare polemiche sterili, ma deve servirci ad affrontare il passato per imparare dagli errori commessi e costruire un futuro migliore per Genova e non solo - sottolinea Salis -. Il mio pensiero va a chi ha perso la vita, a tutte le persone che hanno subito violenze e a chi ha visto calpestati i propri diritti e le proprie speranze". "Ricordare quei giorni significa, soprattutto, dire basta con la violenza, in ogni sua forma - continua -. È un monito costante sui pericoli di una gestione inadeguata dell'ordine pubblico, un'occasione per una riflessione profonda e condivisa sui valori fondamentali della nostra democrazia: il diritto alla libertà di espressione, il rispetto dei diritti umani, la necessità di un dialogo aperto e costruttivo tra le istituzioni e la società civile".
"Non dobbiamo mai smettere di interrogarci sulle cause che hanno portato a quegli eventi e impegnarci affinché simili tragedie non si ripetano mai più. È fondamentale garantire una gestione della sicurezza urbana che tuteli i diritti di tutti, cittadini e manifestanti. Dobbiamo tutelare l'espressione del dissenso e valorizzare chi lavora affinché questo avvenga prevenendo ogni forma di violenza. Dobbiamo lavorare insieme, istituzioni, ssociazioni, cittadini, per costruire una Genova più inclusiva, più giusta e più pacifica - invita la sindaca -. Una Genova che sappia accogliere le diversità, che sappia ascoltare le voci di tutti, che sappia affrontare le sfide del presente con coraggio e determinazione, senza dimenticare mai il suo passato. Una Genova che sia esempio di democrazia, di rispetto e di convivenza civile per tutto il Paese. Una città in cui giustizia, solidarietà e pace siano ogni giorno e sempre di più principi inderogabili del nostro agire quotidiano".
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