Rigassificatore, M5s: "Centrodestra ipocrita, cambia posizione per tenere il potere"
di Redazione
Scarone: "Dietrofront politico dettato da opportunismo elettorale"
"Dopo aver calato dall'alto il riposizionamento della nave rigassificatrice Golar Tundra dal porto di Piombino a Savona Vado, con una chiara volontà politica da parte di Toti che ambiva allora ad avere in cambio un terzo mandato, assistiamo ora alla giravolta a 360 gradi da parte della maggioranza di centrodestra in Regione che, capitanata da due mesi dal presidente ad interim Piana, ha pensato fosse opportuno ascoltare i sindaci del territorio. C'è stato finalmente un incontro, fatto al posto del Governatore Toti ancora bloccato dai domiciliari, che ha evidentemente chiarito le idee a chi non ha mai voluto sentire le ragioni del territorio". Lo scrive in una nota la coordinatrice provinciale del M5S Stefania Scarone, commentando la notizia del parere contrario della Regione al rigassificatore. "In questo ultimo anno - continua - ci sono stati altri incontri con gli amministratori del savonese che, in maggioranza, avevano espresso da subito la loro contrarietà a questo scellerato progetto che avrebbe avuto conseguenze nefaste sull'ecosistema marino, sulla sicurezza e sul turismo della nostra provincia. I cittadini si sono fin da subito ribellati al riposizionamento della Golar Tundra nel savonese e le manifestazioni con la partecipazione di migliaia di persone ne hanno certificato il "no" deciso. Non solo: sono state poi raccolte più di 8.000 firme per una petizione portata in Europa dal Movimento 5 Stelle, petizione tuttora aperta a Bruxelles". "Da parte del presidente Toti - prosegue la nota - invece vi è stata soltanto la ferma volontà di portare a termine il progetto con Snam che da qualche tempo si sta già muovendo in tal senso con gli espropri. Ma allora è lecito chiedersi, visto che questa giravolta non sembra una barzelletta, a che cosa sia dovuta in questo momento… Forse al fatto che si avvicinano le elezioni regionali anticipate, se l'arrestato Giovanni Toti finalmente si dimetterà, e la maggioranza di centrodestra vuole così accreditarsi presso gli elettori? Quello di Piana è un chiaro dietrofront politico, che sembra dettato più da opportunismo elettorale che da una reale presa di coscienza. Rasenta il ridicolo e mette in luce l'ipocrisia del centrodestra, pronto a cambiare posizione pur di mantenere il potere".
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