Regolamento UE sui rating ESG, nuove regole per trasparenza e coerenza nel mercato finanziario sostenibile
di M.C.
Le norme uniformano le attività di rating ESG nei 27 Stati membri, prevenendo conflitti d’interesse e rafforzando la fiducia degli investitori
Con l’approvazione del Consiglio europeo, il nuovo regolamento sulle attività di rating ESG è pronto a entrare in vigore, uniformando le regole nei 27 Stati membri. L’obiettivo è rendere le valutazioni di sostenibilità più coerenti, trasparenti e comparabili, prevenendo i conflitti d’interesse e rafforzando la fiducia degli investitori nei prodotti finanziari sostenibili. Le norme saranno applicabili 18 mesi dopo la loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea.
Un mercato frammentato - Attualmente, gli Stati membri non regolano in modo uniforme le attività dei fornitori di rating ESG. Questa frammentazione genera disparità che ostacolano il funzionamento del mercato interno e creano difficoltà per gli investitori nel confrontare i rating. Come si legge nel regolamento, “l’assenza di norme comuni potrebbe distorcere le decisioni di investimento e nuocere al mercato dei rating ESG”.
Obblighi per i fornitori - I fornitori di rating ESG con sede nell’Unione dovranno essere autorizzati dall’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) e rispettare obblighi di trasparenza sulle metodologie e sulle fonti di informazione utilizzate. I fornitori esterni all’UE potranno operare solo previa autorizzazione di un’entità accreditata nell’Unione o attraverso un processo di riconoscimento e registrazione.
Coerenza e trasparenza - Il regolamento, composto da 141 pagine, punta a uniformare la costruzione dei rating ESG, garantendo maggiore chiarezza per gli investitori. La Commissione Europea sottolinea che norme divergenti tra i paesi avrebbero un impatto negativo sul mercato e sull’allineamento agli obiettivi del Green Deal europeo.
Separazione delle attività - Per prevenire conflitti d’interesse, il regolamento introduce il principio della separazione tra attività commerciali e di rating. I fornitori non potranno svolgere contemporaneamente attività che potrebbero influenzare la neutralità dei rating ESG emessi.
Prospettive future - Con l’adozione delle nuove regole, l’UE punta a rafforzare la finanza sostenibile e a farla uscire da una nicchia, ponendo le basi per renderla una componente centrale dei mercati finanziari. La speranza è che entro il 2026 la finanza sostenibile possa consolidarsi come scelta prioritaria per investitori e istituzioni.
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