Regione Liguria e Ministero della Difesa, accordo per agevolare donazione di sangue
di Marco Innocenti
Toti: "Un periodico e stabile rifornimento di sangue alle nostre strutture ospedaliere è fondamentale perché possano operare a pieno regime"
Promuovere la donazione di sangue e la formazione del personale, agevolare la raccolta sangue ed emocomponenti con le autoemoteche delle Associazioni dei donatori di sangue operanti sul territorio, autorizzate e accreditate con il sistema sanitario ligure, e favorire le attività dei valutatori del Sistema trasfusionale italiano. Sono gli obiettivi della convenzione triennale tra il ministero della Difesa e Regione Liguria, sottoscritta oggi dal Tenente Generale Nicola Sebastiani, responsabile dell’Ufficio di direzione e coordinamento del Servizio Trasfusionale dell’Ispettorato Generale della Sanità Militare, e dal presidente della Regione Giovanni Toti.
“La Liguria – afferma il presidente della Regione e assessore alla Sanità Giovanni Toti – è orgogliosa di sottoscrivere questa convenzione, per cui ringrazio le Forze Armate e che speriamo possa garantire un maggior numero di donatori di sangue alla nostra regione. Come sapete, garantire un periodico e stabile rifornimento di sangue, plasma e emoderivati alle nostre strutture ospedaliere è un pre-requisito fondamentale perché possano operare a pieno regime. Il fatto che lo si faccia oggi spero sia anche un segnale benaugurante per la ripresa del paese, del nostro territorio e in particolare del sistema sanitario che deve ripartire con tutte le prestazioni in qualche modo compresse a causa della pandemia da Covid-19 e quindi ci possa portare ad un ritorno alla normalità. Siamo certi che questa collaborazione sarà fondamentale anche per sensibilizzare ancora di più i nostri cittadini, soprattutto i giovani sull’importanza di un gesto semplice ma di grandissima generosità che può salvare delle vite”.
“La Liguria – ricorda il Tenente Generale Sebastiani – è la settima regione con cui viene sottoscritto questo accordo ma è la prima nel periodo emergenziale. È una collaborazione fondamentale perché consente di costituire una rete nazionale di donatori militari mettendoli al servizio del paese con le donazioni di sangue, perfettamente in linea con quella che è la filosofia e la missione delle Forze Armate che è quella di sostenere qualsiasi esigenza del Paese, soprattutto nei momenti di emergenza. In questo l’accordo prevede una sinergia molto stretta con i centri di coordinamento regionale: la Liguria ha un potenziale di circa 10.300 possibili donatori militari disponibili in gran parte alla Spezia dove c’è anche la Marina Militare e un centro di raccolta sangue. È un accordo che spero si porterà a completamento in tempi brevi con tutte le regioni italiane”.
Vanessa Agostini, direttore dell’Unità Operativa Medicina Trasfusionale dell’Ospedale Policlinico San Martino e della Struttura Regionale di Coordinamento per le Attività Trasfusionali dichiara: "La stipula di questa convenzione assume un valore di particolare importanza perché viene dopo un lungo anno di pandemia che ha rischiato di compromettere le attività di raccolta del sangue intero e di plasma necessario per la produzione di medicinali plasmaderivati. La firma di oggi avviene ad una settimana dalla Giornata mondiale del Donatore, di cui l’Italia è stata protagonista, e ad inizio dell’estate, periodo difficile e complesso per le donazioni. In Liguria nei primi 5 mesi del 2021 abbiamo assistito ad una ripresa della donazione di globuli rossi e plasma rispetto allo stesso periodo del 2020, ma con l’arrivo della stagione estiva i dati sono nuovamente in calo. Inoltre si è assistito ad un incremento dell’utilizzo clinico degli emocomponenti legato alla ripresa delle attività sanitarie post-lockdown. La possibilità di collaborazione offerta dalla convenzione tra ministero della Difesa e Regione sottolinea ancora di più l’importanza della donazione, assolutamente insostituibile e necessaria e mi auguro possa essere di richiamo per la popolazione, soprattutto giovanile. Ricordo che la terapia trasfusionale ogni giorno salva la vita di tantissime persone affette da patologie acute e croniche. Sono fiduciosa e certa che le associazioni di volontariato sapranno valorizzare l’accordo sottoscritto, mettendosi a disposizione per la raccolta di sangue e plasma presso le strutture militari e per la diffusione della cultura del dono quale gesto di generosità e di solidarietà".
La convenzione disciplina da un lato le modalità della donazione di sangue da parte dei volontari
militari a favore delle strutture trasfusionali liguri e la collaborazione con i Centri di produzione di emoderivati per la trasformazione del plasma raccolto dalle strutture militari, dall’altro lo scambio di emocomponenti per assicurarne la fornitura anche alle Forze Armate in caso di insufficiente disponibilità da parte del servizio trasfusionale militare. Nell’ambito dell’intesa saranno coinvolte, attraverso la Struttura regionale di coordinamento per le attività trasfusionali, le associazioni/federazioni dei donatori volontari di sangue e saranno predisposte tutte le iniziative volte a favorire la promozione alla donazione volontaria, periodica, anonima, gratuita e responsabile e l’aggiornamento tecnico-professionale degli operatori del settore.
Per il presidente della Fidas Liguria Claudio Petrucci “l’attività di sensibilizzazione è importante soprattutto nei confronti delle nuove generazioni perché, considerata la possibilità di donare fino a 65 anni e l’anzianità della nostra popolazione, è indispensabile fare leva sui giovani che saranno la linfa per le donazioni nei prossimi anni. Per i ragazzi il gesto della donazione diventa anche un comportamento virtuoso dal punto di vista sociale. Più in generale, la donazione costituisce un aiuto per il sistema sanitario anche in un’ottica di prevenzione, perché i donatori sono persone controllate e seguite grazie alle analisi del sangue effettuate gratuitamente in occasione della donazione. La maggior parte di noi può donare il sangue e molti, almeno una volta nella vita, ne hanno bisogno”.
Il presidente di Avis Liguria Alessandro Casale sottolinea “l’importanza della donazione di sangue e plasma e la disponibilità dei donatori nel corso di tutto l’anno in risposta al fabbisogno dei malati, garanzia per poter far fronte di volta in volta sia agli eventuali periodi di maggiore carenza sia alla ordinaria, continua necessità di sangue del sistema sanitario. Questa collaborazione con le Forze Armate ci offre l’opportunità di avere a disposizione un bacino importante di potenziali donatori in buona salute e già orientati a lavorare al servizio del Paese e dei cittadini. Mi auguro possa anche essere un esempio virtuoso e stimolo per molti giovani a mettersi al servizio della patria e della propria comunità, perché, non solo vestendo un’uniforme, ma semplicemente donando il sangue, possiamo fare molto per gli altri. Le trasfusioni sono indispensabili nel trattamento di moltissime patologie e per gli interventi chirurgici e sono fondamentali nelle terapie mediche per leucemia e insufficienze renali croniche. L’obiettivo condiviso è quello di garantire l’autonomia regionale in questo settore anche grazie ad attività di sensibilizzazione come questa, che si sono rivelate fondamentali anche durante il periodo della pandemia da Covid-19”.
La raccolta di sangue ed emocomponenti potrà essere effettuata presso gli enti e comandi militari anche da strutture trasfusionali del sistema sanitario ligure esclusivamente con le autoemoteche delle associazioni autorizzate e accreditate, a seguito di una pianificazione con i comandi e gli enti interessati e una richiesta di autorizzazione inviata almeno un mese prima dalla data stabilita per la raccolta. In caso di emergenza, in via eccezionale e straordinaria, l’Ispettorato generale per la Sanità militare potrà rivolgersi direttamente al Centro regionale sangue che metterà a disposizione le unità richieste, se disponibili.
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