Regione, ecco i nodi che Bucci deve sciogliere per avere Nicolò assessore alla Sanità
di Matteo Cantile
Per il nuovo presidente l'oculista è l'uomo giusto ma questa scelta crea diversi problemi politici
L'idea è nata in un ambulatorio medico: Massimo Nicolò, oculista di fama, uno dei massimi esperti in circolazione sulle maculopatie, ha un paziente speciale, Marco Bucci. I due si conoscono da tempo e sono in confidenza, hanno anche lavorato assieme in politica quando il dottore è stato il suo vicesindaco a palazzo Tursi. "Saresti un ottimo assessore alla Sanità", gli ha detto il Sindaco-Governatore qualche giorno fa.
"Mi piacerebbe" - La delega alla Sanità è quella che non vuole nessuno, non la vogliono né i partiti né i possibili candidati: "Puoi fare anche tante cose buone ma la gente si lamenterebbe comunque", si era lasciato scappare nei giorni scorsi, protetto dall'anonimato, uno dei papabili alla carica. Ma Nicolò non la pensa così: crede nelle sue capacità, pensa che sia arrivato il momento di misurarsi con il 'big job', come lo chiamerebbe Bucci. Ha detto Sì, insomma, e per quanto pubblicamente non sia uno che sgomita, tutto compito nel suo completo elegante, in privato è stato irremovibile con chi, e con buoni argomenti, ha tentato di dissuaderlo.
Proposta indecente - Lunedì, al vertice organizzato a Tursi con i leader dei partiti, Bucci si era presentato con un'idea precisa: a Fratelli d'Italia vanno due assessori più il presidente del Consiglio regionale, e uno dei due deve essere Massimo Nicolò alla Sanità. Una proposta rispedita al mittente dal partito di Matteo Rosso che i suoi due assessori li ha individuati in Simona Ferro (riconfermata) e Luca Lombardi (new entry) e da li non si muove: la Ferro ha lasciato il lavoro a metà e ha ottenuto un grande risultato elettorale mentre Lombardi rappresenta il territorio imperiese, quello in cui i meloniani hanno ottenuto una percentuale molto importante. "Se volete che la Sanità vada a Nicolò - ha detto in buona sostanza il leader regionale - dovete considerarlo tecnico, senza modificare il resto della nostra squadra".
Il no di Scajola - Con Nicolò in Giunta Fratelli d'Italia avrebbe un peso eccessivo, è questo il pensiero di uno dei king maker di questa campagna, il Sindaco di Imperia Claudio Scajola. L'ex Ministro sa di essere forte in questa fase e di avere raccolto forse troppo poco da questa ripartizione (a Forza Italia va un solo assessore, il nipote Marco, per quanto con il prestigioso incarico di Vicepresidente). Ma Nicolò è effettivamente un'idea di Bucci ed è con lui che si deve parlare per provare a sciogliere il nodo.
Il possibile ticket -Tutta la partita sulla Sanità Bucci l'ha giocata con un'idea di fondo: serve un medico che ci metta la faccia, che rassicuri la categoria, che conosca il settore, affiancato a un manager di chiara capacità. E nell'idea del nuovo presidente questo manager ha il volto e il nome di Enrico Castanini, direttore generale di Liguria Digitale: l'ingegnere è stato anche associato a un ruolo da assessore ma tutti sanno cha preferirebbe un incarico più operativo e meno, per così dire, cerimoniale.
La triade - In prima fila in tutta questa vicenda c'è anche Angelo Gratarola, assessore uscente e profondo conoscitore della macchina sanitaria (prima di accettare l'incarico in Giunta era stato a lungo il capo dell'Emergenza urgenza regionale): ed era proprio il connubio Gratarola - Castanini ad essere circolato come possible ticket medico - manageriale. Con la risalita delle quotazioni di Nicolò adesso è più probabile che si venga a creare una sorta di triade operativa con l'oculista assessore, Gratarola commissario di Alisa e Castanini che manterebbe il suo incarico a Liguria Digitale ma con una stretta collaborazione con il settore sanitario (senza contare che Bucci sta lavorando al progetto dei Sottosegretari, LEGGI QUI, e Castanini potrebbe certamente essere uno di questi).
Il caso Savona - La Giunta così come è stata disegnata ha lo stesso problema di quella precedente, non ha un assessore di Savona. Il pieno, in proporzione al territorio, lo fa Imperia (con Marco Scajola, Luca Lombardi e Alessandro Piana) che ha lo stesso numero di assessori di Genova (Massimo Nicolò, Simona Ferro e Alessio Piana), seguite dalla Spezia (che avrà Giampedrone). Nessuno rappresenterebbe la città della Torretta. Il nome buono, in effetti, Savona ce l'ha: è quello di Sarah Foscolo, eletta con la Lega, già parlamentare e molto ben considerata. Ma il partito di Rixi non può (o non vuole) rinunciare ai due Piana e la stessa Fratelli d'Italia, che pure a Savona avrebbe da schierare Rocco Invernizzi, un fedelissimo di Matteo Rosso, preferisce far scattare un ulteriore seggio a Imperia (dove il partito è andato molto forte).
L'annuncio - Bucci, anche se non lo ha fatto pubblicamente, ha detto ai principali attori che tra venerdi e sabato, cioè oggi e domani, avrebbe ufficializzato la squadra. In teoria non ci sarebbe tutta questa fretta, il primo Consiglio regionale sarà convocato a fine mese (probabilmente l'ultimo martedì), ma il Presidente, che già ieri ha parlato con durezza ai direttori generali di Alisa, Asl e ospedali, non vuole perdere tempo.
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