Regionali: scintille Bucci-Orlando su denatalità Liguria. "Aiutare le famiglie", "Non criminalizzare chi non ha figli"
di steris
Indignazione dal Pd. Ghio: "Dal sindaco di Genova frasi deliranti e da Medioevo, la Meloni che lo avrebbe scelto ne prenda le distanze"
Scintille tra Marco Bucci e Andrea Orlando durante un confronto tra candidati alla presidenza della Liguria promosso dalla curia genovese dove sono stati affrontati alcuni temi tra i quali la denatalità.
Alla domanda sulla scarsità di nuove nascite ha risposto per primo, in ordine alfabetico, il candidato del centrodestra, il sindaco di Genova Marco Bucci: "Quello della denatalità è un problema italiano, non solo ligure, bisogna aiutare le famiglie, lo ha fatto la Regione in questi anni e continueremo a farlo con voucher asilo, ad esempio, bisogna che ci sia un welfare che supporti le famiglie ma - aggiunge Bucci - siamo di fronte a un problema sociale, educativo, che va affrontato con l'aiuto delle associazioni, a livello della cosiddetta società civile, se non si fanno figli non è solo un problema economico ma di altro tipo, e io vorrei che tra noi candidati tutti noi avessimo fatto figli, fare figli fa bene alla società".
Brusio nella sala particolarmente affollata perché è noto che Bucci ha due figli mentre Orlando non ne ha. La risposta di Orlando è arrivata poco dopo: "Io non ho ricette contro la denatalità ma sono sicuro che non sia un problema che si risolve criminalizzando le persone che non hanno figli perché non li hanno potuti avere. Oggi fare un figlio costa - ha detto Orlando - il 50% delle famiglie monoreddito vive sotto la soglia di povertà, è un altro aspetto è quello che vede ancora scaricare sulle donne il lavoro di cura in una famiglia, le famiglie restano organizzate ancora su vecchi schemi, dobbiamo lavorare non per negare la realtà, ma riconoscere che la Liguria è in una situazione critica, con dati record negativi sulla denatalità, bisogna lavorare, tra le altre cose, per garantire il diritto universale alla sanità, perché anche perché curare i bambini è diventato sempre più difficile".
A sostegno di Orlando interviene dal Pd Valentina Ghio, vicepresidente gruppo dem alla Camera. "Bucci - sostiene la parlamentare ligure, già sindaco di Sestri Levante per due mandati - dovrebbe chiedere scusa a tutte le donne. Chi si candida a governare una regione deve rispettare e non giudicare e additare tutte quelle persone che per scelta, esperienze, dolori personali non hanno potuto o voluto avere figli. Dire che chi fa figli contribuisce al successo della societa' e' un'affermazione da Medioevo, da oscurantismo, per nulla liberale".
"Chi si candida a governare una regione dovrebbe avere rispetto e la capacità di proporre ricette per sostenere la natalità e le donne in percorsi di vita e lavoro sempre più complicati. Dovrebbe parlare di superamento del gender pay gap, di congedi paritari retribuiti, di rafforzamento dei servizi di welfare. Questo serve per sostenere la natalità. Non il giudizio di Bucci, che durante il confronto tra candidati, ha scritto una bruttissima pagina. Ci auguriamo che nel centrodestra qualcuno alzi la voce e riprenda Bucci per le sue deliranti affermazioni. E visto che Bucci - conclude la Ghio - rivendica di essere stato scelto come candidato da una telefonata della Meloni, cosa ne pensa la Presidente del Consiglio di queste affermazioni che colpevolizzano le donne? Ne prende le distanze?'".
La replica dello stesso Bucci: "Pura speculazione di chi travisa le parole. Ho soltanto detto che vorrei che tutti avessero figli. Potete riascoltare la registrazione. Credo che sia l’augurio di tutti, anche di chi purtroppo non può averli, ma vorrebbe. Anzi immaginiamo un supporto anche per chi ha queste difficoltà”. “Noi vogliamo una Liguria giovane, dinamica, rispettosa delle generazioni – ribadisce Bucci - Senza giovani, anzi, senza figli la Liguria non può esserci. Orlando e il Pd soffrono di vittimismo e non hanno argomenti con i quali parlare ai liguri”.
Ma Davide Natale, segretario regionale dem, incalza: "Gli errori vanno riconosciuti. Avevo definito il programma di Bucci degno della sceneggiatura di un nuovo film di Cetto La Qualunque ma invece più passano i giorni e più assomiglia alla trama di un film horror. Per presentare il suo programma sulla denatalità Bucci ha affermato che chi fa figli contribuisce al successo e chi non procrea no. Queste affermazioni gravi, inascoltabili, sprezzanti e penose aprono in molti di noi ferite che con il tempo abbiamo provato a cucire". Così Davide Natale, segretario Pd Liguria. "Sì, caro Bucci, credo di poter parlare a nome di migliaia di cittadini e cittadine che hanno rincorso quel sogno di poter avere figli ma che purtroppo non sono riusciti a realizzarlo e dirti che non ci può essere nessuna campagna elettorale, nessun traguardo da raggiungere, nessuna competizione da vincere e nessuna ragione che possa giustificare certe frasi - prosegue Natale -. Il successo della società è il frutto del lavoro, nascosto e prezioso, di tantissime persone che quotidianamente mettono un mattoncino per costruire un futuro migliore. In trenta secondi, oltre a affermare un concetto da Medioevo, che si pensava superato, hai fatto un danno che non ti immagini nemmeno a tanti che hanno ancora ferite aperte, che bruciano - conclude -. Le battute a effetto a volte sono dei boomerang e questa volta, caro Bucci, ti torneranno indietro più di altre perché hai colpito la carne viva di tanti".
A difesa di Bucci, Matteo Rosso, parlamentare e coordinatore regionale FdI: "Questo governo ha investito su famiglia e natalità perché una nazione che non fa figli è destinata a scomparire. Su questo punto, considerando le parole dei dem, se vince la sinistra di Orlando la Liguria, regione con l'età media più alta d'Europa, sarà la prima a farne le spese. Critiche strumentali - conclude Rosso - tese a travisare le parole di Bucci in assenza di proposte concrete per la Liguria".
Insiste Cecilia D'Elia, senatrice dem: "La verità che la destra non vuole accettare è che la genitorialità è una scelta, che si può anche non fare e come tale va valorizzata. Continua invece a manifestare la sua idea di società che sulle donne ha un segno regressivo e stereotipato. Non ci serve uno stato etico, ci servono più welfare e più condivisione del lavoro di cura. Prendere esempio dai paesi dove queste politiche sono state avanzate: dove le donne lavorano di più e ci sono servizi, si fanno anche più figli".
Paola Bordilli, assessore a Commercio e Artigianato del comune di Genova e candidata alle elezioni regionali, osserva: "Appartengo a quel gruppo di donne che non hanno “potuto avere figli”, per citare le parole del candidato della sinistra Orlando. Nel mio caso, non potrò mai averne a causa di importanti motivi di salute. Non ne faccio mistero e non ne faccio schermo. Nondimeno, mi sento minimamente “discriminata”, sempre per usare le parole di Orlando, perché non ho potuto avere figli e perché ho dato e continuo a dare ugualmente il contributo alla società in cui vivo. Parlare di maternità e di natalità è un tema troppo complicato da poter liquidare in una replica al vetriolo (come Orlando ci ha fatto vedere spesso in queste settimane, sembra essere infatti una delle sue specialità) e, soprattutto, il candidato della sinistra non ha capito nulla di che cosa volesse dire il sindaco Bucci. Come donna non mi sento affatto offesa dalle sue parole: c’è chi ha il dono di poter avere figli e chi ha ricevuto altri doni e altri talenti. Ho frequentato le scuole presso le suore e non credo che le consorelle abbiano dato di meno rispetto alle mamme, tendendoci la mano, offrendo un aiuto, dandoci un consiglio, educandoci a diventare persone migliori. Non c’è criminalizzazione nelle parole del sindaco Bucci, questo lo voglio affermare forte e chiaro. La criminalizzazione, semmai, la vedo da parte di certa sinistra (un brodo nel quale Orlando sa nuotare benissimo) che a ogni piè sospinto pratica il suo migliore esercizio nel continuare a minare i valori fondativi della nostra società. A cominciare dalla famiglia. Ringrazio il sindaco per aver valorizzato il ruolo della maternità e della genitorialità, ruoli fondanti della nostra società che nessuno può disconoscere in nome di un falso relativismo. Non ringrazio, invece, il candidato Orlando e tutta la pletora di esponenti PD che, facendo strumentalizzazione sulle parole del sindaco, loro sì hanno offeso sia il mio essere donna sia la mia particolare condizione”.
Valeria Valente, senatrice Pd, attacca: "Con la dichiarazione di Bucci si palesa ancora una volta la visione retrograda e in fondo patriarcale della destra sulla natalità e sulla famiglia e quindi sulle donne. Bucci non le ha mai menzionate, nel suo discorso, ma sono le donne a fare i figli. La destra le vuole a casa, schiave del loro ruolo sociale: molti interventi del governo sono focalizzati su questo scopo, dal quoziente familiare al taglio dei nidi nel Pnrr, agli incentivi alle donne che hanno 3 figli. La destra fa fatica a capire che invece fare figli è una libera scelta e che per incentivare la natalità bisogna investire sul lavoro, sui talenti e sui diritti delle donne, sui servizi, sulla condivisione del lavoro di cura con gli uomini. Una strada che Orlando governatore garantirà a beneficio delle donne che in Liguria vivono e lavorano, mentre le idee di Bucci sono da medioevo, anche sul modo di valutare i candidati di successo. E pericolose per le donne".
Difende Bucci Sonia Viale, candidata della Lega alle regionali: “Una regione che non si interroga sulla natalità non può affrontare le sfide del futuro. La natalità non è solo un dato statistico, ma un obiettivo sociale che riflette il benessere e le prospettive future di una comunità. Parlare di politiche per la natalità significa considerare l’importanza di un sostegno concreto alla famiglia e al lavoro. La Regione Liguria prevede già incentivi per aiutare le famiglie e sostiene le aziende che promuovono programmi di conciliazione vita- lavoro, ha adottato il bonus baby sitter ed è amica dell’allattamento al seno UNICEF, per fare alcuni esempi. Orlando vuole strumentalizzare il dibattito sulla denatalità per scopi politici, cercando di creare una contraddizione dove in realtà non esiste o meglio esiste solo nella sua testa. Le parole di Bucci, che ha definito la natalità come “un successo della società”, sono state pronunciate in un convegno sulla denatalità ed erano dunque completamente idonee e inserite in quel contesto. Forse Orlando prova a colmare lo stacco che si fa più ampio ogni giorno che passa tra la sua coalizione e Bucci, strumentalizzando ogni dichiarazione a fini politici, ma è un grave errore e sono certa che i liguri non cadranno in questa trappola”.
Ilaria Cavo, deputata e coordinatrice ligure di Noi Moderati, sostiene: "Da donna senza figli non mi sono sentita colpita né mortificata dalle parole di Marco Bucci. Che la denatalità sia un problema per il futuro anche economico del nostro Paese lo dicono anche ministri ed economisti. Lo dicono le scelte di politica economica che all'interno della maggioranza abbiamo sostenuto con forza. Siamo per il sostegno alla famiglia, per il sostegno alle famiglie con più figli, e il fatto che un candidato alla presidenza di una Regione si esponga a sostegno di maternità e natalità non può essere rigirato e strumentalizzato come un atto di disprezzo per chi non ne ha: questo è un volo pindarico che solo un candidato di centrosinistra come Orlando, senza proposte chiare, può provare a fare".
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