Regionali, Rixi (Lega): "Orlando ha tradito la Liguria due volte sulla vicenda del Morandi"

di steris

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La firma mancante sulla lettera al ministro Giovannini per trattenere sul territorio il risarcimento da 1,2 miliardi

Regionali, Rixi (Lega): "Orlando ha tradito la Liguria due volte sulla vicenda del Morandi"

Edoardo Rixi , viceministro alle Infrastrutture e leader della Lega in Liguria, attacca Andrea Orlando sul tema dei risarcimenti relativi al crollo del Ponte Morandi: "Andrea Orlando, dopo aver votato contro il Decreto Genova nel 2018, si è distinto come l'unico parlamentare ligure a non firmare, da Ministro del Lavoro, la lettera indirizzata al Ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini il 16 giugno 2021. I firmatari chiedevano che la somma di circa 1,2 miliardi di euro, prevista come risarcimento per il territorio duramente colpito dal crollo del Ponte Morandi, rimanesse in Liguria per finanziare opere compensative e ristori alle aziende di autotrasporto. Tuttavia, il governo Pd-M5s aveva previsto che questa somma fosse ripartita su tutta la rete nazionale, penalizzando di fatto la Liguria".

La lettera era stata firmata da parlamentari di estrazione eterogenea, dalla Lega a Forza Italia, da Liberi e Uguali al Movimento 5 Stelle: Edoardo Rixi, Raffaella Paita, Roberto Traversi, Luca Pastorino, Giorgio Mulè, Stefania Pucciarelli, Roberta Pinotti, Sergio Battelli, Franco Vazio, Paolo Ripamonti, Flavio Di Muro, Elena Botto, Lorenzo Viviani, Sara Foscolo, Marco Rizzone, Roberto Cassinelli, Roberto Bagnasco, Francesco Bruzzone, Simone Valente, Vito Vattuone.

"Orlando - conclude Rixi - ha voltato le spalle a Genova, evidenziando il suo isolamento come unico parlamentare della regione a non sostenere questa causa. Rimane incomprensibile come un ligure non abbia appoggiato la richiesta, mostrando un evidente distacco nei confronti della sua terra, mentre cittadini e istituzioni locali auspicavano un fronte comune in un momento cruciale per il futuro della regione".

Dal comitato Orlando arriva la replica: "Ci mancava da un paio di giorni l'ennesima uscita del Viceministro Rixi su Orlando, non sul suo programma ma su questioni personali. E ci mancava l'ennesima figuraccia per un uomo di Governo, probabilmente in confusione sui ruoli istituzionali. Rixi dovrebbe sapere che un membro di governo, infatti, in particolar modo un ministro, non scrive lettere insieme ai parlamentari rivolte ad un suo collega di governo, ci parla direttamente. Concediamo a Rixi il bonus della stanchezza che sempre più spesso gli sta facendo fare scivoloni incomprensibili".

Controargomenta Rixi: “Andrea Orlando ha chiarito senza giri di parole il suo distacco dalla realtà dei cittadini. In ballo c’erano 1,2 miliardi per la Liguria e lui ha rifiutato di ‘mischiarsi’ con gli altri colleghi. Io invece, da parlamentare e da vice ministro, ci ho messo sempre la faccia. D’altronde, si era fatto eleggere in un collegio blindato in Emilia Romagna sapendo che in Liguria avrebbe rischiato seriamente la poltrona. Orlando ha più volte voltato le spalle alla nostra regione, anche per la chiusura del carcere di Savona e dei tribunali di Chiavari e Sanremo. Non ci possiamo permettere un governatore che non ascolta i bisogni della sua gente".

A incalzare Rixi, il candidato dem Luca Garibaldi: ""Ricordo a Rixi, che nel suo nervosismo rischia di perdere lucidità e memoria, che è stato lui a non aver voluto mettere la faccia per la Liguria, visto che ha rifiutato più volte di candidarsi a presidente, perché non voleva bruciarsi, mandando avanti Bucci. Dietro cui ora si schiera per far finta di farsi eleggere in consiglio regionale sapendo che poi non ci andrà. Aveva pure detto che non si voleva candidare per continuare a lavorare al ministero, ma passa più giorni a polemizzare con il centrosinistra e con Orlando che a fare il viceministro: eppure i problemi su trasporti e infrastrutture sono enormi e non mi pare ne abbia risolto nessuno".