Regionali, crepe nel centrosinistra: Italia Viva strappa e non parteciperà alle elezioni, Orlando si appella all'unità
di Stefano Rissetto
Paita: "Su pressione dei M5S ci è stato chiesto di eliminare l'apparentamento e cancellare alcuni nomi dalla lista, noi disponibili ma non a tutti i costi"
Problemi nel "campo largo" per la scelta di Italia Viva di non partecipare alle regionali, dopo che la coordinatrice nazionale Raffaella Paita ha denunciato: "Nelle ultime ore - su pressione dei Cinque Stelle - ci è stato chiesto di eliminare l'apparentamento o cancellare dalla lista i nomi di alcuni nostri rappresentanti. E per noi non è politicamente serio". A rischio, di conseguenza, la consistenza della lista "Riforuna delle due liste riformiste allestite per superare il problema dei simboli dei partiti centristi.
Il primo commento di Andrea Orlando, ex ministro Pd e candidato presidente, appunto, del "campo largo" di centrosinistra, è un appello all'unità: "Una delle parole che sento ripetere quando incontro le persone è: unità. Questo è l'appello che arriva dal basso, lo voglio girare al campo largo, ai suoi dirigenti che in questo momento hanno momenti di tensione, di frizione e lo voglio rafforzare non solo perché, lo voglio dire con molta chiarezza, andiamo incontro a una tornata importante dal punto di vista amministrativo in Liguria, poi in Umbria e in Emilia-Romagna. Ma soprattutto, questo è il punto fondamentale, perché siamo alla vigilia di una legge di bilancio che colpirà le fasce più deboli della popolazione e metterà le mani sulle pensioni - ha detto ancora Orlando -. E per questo motivo io sono convinto che sia necessario che l'argine, l'unico argine possibile alla destra in questo momento, cioè l'insieme delle forze politiche e sociali che si oppongono alla politica del governo, possa realizzare il massimo della propria unità. Questo è stato anche un po' il senso della mia candidatura e spero che sia colto fino in fondo da tutti".
Ma le parole della Paita lasciano poco spazio a una ricomposizione."Italia Viva - dice - non parteciperà alle elezioni regionali liguri, lasciando ai propri elettori e militanti la piena libertà di voto avendo a cuore sempre e solo il futuro della Liguria. In queste settimane abbiamo offerto la massima disponibilità e lavorato con generosità per costruire anche in Liguria un centrosinistra credibile e riformista. Ci siamo resi disponibili a superare i veti del passato e persino - su richiesta degli alleati - abbiamo deciso di non presentare il simbolo di Italia Viva, confluendo in una lista con gli amici di Più Europa e Socialisti. Abbiamo fatto di tutto per raggiungere l'obiettivo di una presenza riformista nel centrosinistra. Gli accordi con il candidato Orlando e con gli altri partiti hanno portato alla creazione della lista 'Riformisti uniti', apparentata con lo stesso Orlando come si può vedere dai documenti. La lista c'è ed è addirittura già apparentata". Poi le pressioni dei pentastellati denunciate dalla Paita avrebbero portato alla scelta di fare un passo indietro.
"Siamo disponibili a fare gli accordi con il centrosinistra ma non a tutti i costi. E questo deve essere chiaro per l'oggi e per il domani. Noi siamo favorevoli alla costruzione di una coalizione di centrosinistra anche facendo un generoso sforzo di mediazione ma per noi - a differenza di altri, come abbiamo visto anche in queste ore a livello nazionale - prima delle poltrone viene la dignità. Possiamo rinunciare alle poltrone ma non rinunceremo mai alla dignità. E alla libertà. Visti i tempi stretti - conclude - non ci sono più i tempi per costruire una lista alternativa".
Dal M5s non si scompongono nel leggere le dichiarazioni di Italia Viva. E' quanto fanno sapere fonti del Movimento in merito all'uscita di Iv dalla coalizione a sostegno di Andrea Orlando, in Liguria. Per i vertici del M5s si è solamente trattato di "prestare fede all'accordo di non avere nella coalizione simbolo ed esponenti di chi, fino a ieri, era in giunta con il candidato del centrodestra Marco Bucci". Una "condizione" su cui il M5s aveva presentato alla propria comunità "il programma per offrire alla Liguria il superamento del sistema affaristico della giunta Toti". Questa posizione è stata "ribadita" nelle ultime quarantott'ore, quando hanno trovato conferma le voci di un possibile ingresso di renziani in una lista sotto le insegne riformistiche a sostegno di Orlando
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