Regionali, Bucci: "Palasport a norma. Stadio? C'è un'offerta privata, ma le due squadre hanno priorità"

di Matteo Cantile

"Per me l'obiettivo principale è poter partecipare alla gara, chiamiamola così, per la scelta degli stadi e per l'Europeo del 2032"

Marco Bucci, sindaco di Genova e candidato alla presidenza della Regione, dice la sua sui temi controversi di Palasport e Ferraris.

Ritocchi - "Qui tutti parlano - dice, in merito alla presunta inidoneità del Palasport per la pallavolo agonistica - e pochi conoscono la verità. Non esiste alcun problema di altezza per alcuno sport. L'altezza di 12 metri si raggiunge senza alcun problema. Basta levare due fari e il divario di 30 centimetri è risolto. Quindi mi stupisce che qualcuno vada in giro a dire queste cose. Magari qualcuno che da presidente qualche anno fa col sindaco di Firenze ha fatto la stessa cosa".

Tetto a cono - "Noi non avremo bisogno di deroghe - sottolinea - perché noi riusciremo a risolvere il problema dei 12 metri di altezza quando ce ne sarà bisogno. E tra l'altro il Palasport è enorme. I 12 metri derivano dal tetto a cono che ovviamente è protetto dalle belle arti, quindi non si può toccare".

Ferraris, tre offerte - Bucci affronta anche il tema dello stadio. "Avevo detto ad aprile che avremmo accettato qualunque offerta, siccome le due squadre all'epoca non si erano messe d'accordo. Oggi noi in un mese abbiamo ricevuto un'offerta da un privato, una dal Genoa e una promessa di offerta dalla Sampdoria. Quindi da un certo punto di vista abbiamo avuto esattamente quello che volevamo. Noi daremo la priorità, ovviamente, alle squadre. Le due società si devono mettere d'accordo. E ovviamente devono essere in grado di fare un investimento, di mettere dei vincoli e delle caparre. Quindi le domande vanno fatte alle società, non a me. Noi siamo disponibili come amministrazione pubblica a ricevere l'offerta e andare avanti perché le due squadre hanno la precedenza su tutti gli altri".

Obiettivo 2032 - "Per me l'obiettivo principale è poter partecipare alla gara, chiamiamola così, per la scelta degli stadi e per l'Europeo del 2032. Io penso che tutti i genovesi, indipendentemente dal tifo, abbiano questo desiderio e quindi devo fare in modo, entro la fine dell'anno di avere qualcosa in mano. Questa è la sfida, l'ho sempre detto e sono molto coerente su questo. Io penso - conclude - che le due società, per i contatti che ho avuto in questi giorni, saranno in grado di fare questa cosa".