Proteste antifasciste a Genova, possibile sabato di tensione: forze dell'ordine in allerta

di red. cronaca

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Un corteo e un presidio contro la guerra e per protestare contro il tesseramento di Casapound: massima attenzione da parte della Questura

Proteste antifasciste a Genova, possibile sabato di tensione: forze dell'ordine in allerta

Possibili tensioni di piazza sono previste per domani a Genova: sono infatti state organizzate due manifestazioni da parte della galassia antifascista genovese che, dicono gli organizzatori, voglio opporsi alla "guerra imperialista e la deriva fascista". I due appuntamenti prevedono un corteo nel pomeriggio e poi un presidio: le aree interessate sono quelle di via Fanti d'Italia, corso Buenos Aires e piazza Alimonda. 

Primo appuntamento - Il corteo partirà alle ore 14:00 da piazza Fanti d’Italia, concentrandosi sul tema della contestazione allo stato di guerra. La critica si rivolge alle scelte del Governo italiano, accusato di sostenere conflitti internazionali e di tagliare risorse a sanità, istruzione e stato sociale per finanziare l’economia bellica.

Secondo appuntamento - Alle ore 16:30, in piazza Alimonda, è previsto un presidio per contestare la festa di tesseramento di Casapound, l'organizzazione politica di estrema destra che ha sede nella zona. Gli organizzatori sottolineano l'importanza di collegare la lotta contro il fascismo con quella contro il sionismo e le politiche che, a loro dire, minacciano i diritti dei popoli in Medio Oriente.

Le rivendicazioni - Le manifestazioni denunciano la militarizzazione della società e la repressione del dissenso, elementi che, secondo i promotori, si riflettono nelle recenti scelte legislative e nei tagli ai servizi essenziali. Inoltre, l’attenzione è rivolta al sostegno militare dell’Italia a nazioni come l’Ucraina e a entità ritenute responsabili di politiche oppressive. Sul piano globale, gli interventi puntano a evidenziare il coinvolgimento dell’Italia nei conflitti in Medio Oriente e le sue relazioni con paesi come Libano, Siria e Yemen.

Mobilitazione di sicurezza - Le manifestazioni sono particolarmente attenzionate dalle forze dell'ordine che stanno organizzando un ampio presidio per garantire la sicurezza ai manifestanti e ai cittadini genovesi. Negli ultimi anni, Genova ha vissuto diversi episodi di tensione e violenza tra gruppi antifascisti e formazioni di estrema destra. Uno degli eventi più significativi è avvenuto il 23 maggio 2019, quando il giornalista di Repubblica Stefano Origone è stato aggredito durante gli scontri tra manifestanti antifascisti e forze dell'ordine in occasione di un comizio di CasaPound in piazza Corvetto. Origone, presente per documentare la protesta, è stato colpito con calci e manganellate da quattro agenti del reparto mobile di Genova, riportando gravi ferite. Nel gennaio 2025, la Corte d'Appello di Genova ha condannato i quattro poliziotti a un anno di reclusione per lesioni volontarie aggravate, con pena sospesa. Un altro episodio di tensione si era verificato il 4 maggio dello stesso anno, durante una commemorazione organizzata da gruppi di estrema destra per ricordare Ugo Venturini, militante dell'MSI ucciso nel 1970. La manifestazione ha provocato la reazione dei gruppi antifascisti, portando a momenti di tensione con le forze dell'ordine.

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