Pronto Soccorso, l'allarme degli infermieri: "Al Galliera servono 30 operatori in più"
di Filippo Serio
Sovraffollamento, carenza di organico e aggressioni ripetute sono le criticità principali segnalate da chi lavora in prima linea
Sovraffollamento, carenza di organico e atti di violenza nei confronti del personale. Queste le principali criticità, note a tutti da tempo, nei pronto soccorso di Genova e della Liguria, specchio della situazione a livello nazionale.
Non fa eccezione il reparto di primo intervento dell'ospedale Galliera, dove le condizioni di lavoro sono così critiche che ogni infermiere si ritrova costretto a gestire tra i 25 e i 27 pazienti (LEGGI QUI - Pronto soccorso a Genova, il M5S punta il dito su sicurezza e condizioni di lavoro: "Ogni infermiere gestisce 25 barelle)
Testimonianza - Numeri allarmanti confermati dal personale dell'ospedale genovese: Matteo Escher, da una decina d'anni infermiere del Pronto Soccorso del Galliera, componente della Uil Fpl, ci assicura che negli ultimi anni il suo lavoro è diventato sempre più difficile: "Le criticità più importanti sono sicuramente quelle di un sovraffollamento, una mancanza completa di assistenza al malato dal punto di vista territoriale, e per quanto riguarda noi, anche una carenza di organico molto importante"
Quanti infermieri servirebbero - Difficile rispondere a questa domanda, ma considerando una media giornaliera di 130 accessi al Pronto Soccorso del Galliera "si stima che manchino 20-30 operatori rispetto agli altri pronto soccorso. Tutto questo porta poi l'operatore ad essere stressato a livello lavorativo, a non riuscire ad operare in maniera corretta e purtroppo a volte è anche dato dal fatto che un infermiere deve gestire fino a 27 malati. Un numero decisamente drammatico"
Accessi fiume - Secondo i dati, rispetto ad altri ospedali la differenza di organico è netta: "Consideriamo che, ad esempio, il P.S. del Villa Scassi conta 41mila accessi annuali, gestiti da una 70ina di infermieri: noi nel 2024 ne abbiamo registrati 40mila circa, ma gli operatori disponibili sono una 40ina. La differenza di organico si evidenzia da qui"
(In)Sicurezza - Alcune settimane fa il capogruppo del M5S Stefano Giordano aveva focalizzato l'attenzione sugli aspetti legati alla sicurezza: "E' un tema assolutamente importante - continua Escher - purtroppo si verificano costantemente episodi di aggressione verbale e fisica nei nostri confronti. Un qualcosa che è assolutamente fondamentale in questo è la denuncia: come operatori del Galliera, siamo tra i pochi che denunciano questo tipo di sopruso. Tutto questo porta anche a quella che è una mancata appetibilità del mercato sanitario, quindi con sempre una minor utenza, un minor numero di persone che vogliono entrare a far parte della sanità, sia come colleghi infermieri che Oss ma anche come medici"
Formazione - Carenza organica che andrebbe sì colmata, ma con personale già formato: "A mio parere, un infermiere affinché possa essere definito indipendente deve avere almeno due anni di esperienza lavorativa, oltre quella che è la formazione, quindi come minimo due anni servono. Al Galliera ci occupiamo anche di quello che viene definito See & Treat, siamo gli unici in Liguria a farlo: questo comunque comporta un'alta formazione, quello oltre al fatto che noi siamo i primi ad intervenire sul malato"
Appello - Dal personale infermieristico arriva dunque un grido d'aiuto: "Chiediamo quindi l'intervento delle istituzioni, chiediamo la possibilità di arrivare a un numero consono adeguato di operatori. per poter quantomeno dare un po' di respiro a noi come lavoratori, ma anche alla cittadinanza che ha bisogno di una sanità decisamente più attiva"
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