Profiti a Fuori Rotta: "La sanità ligure grande laboratorio di quello che sarà l'italia nel 2050"
di Marco Innocenti
"Bisogna programmare la ripartenza di tutto ciò che non era covid, rimasto fermo per un anno e mezzo"
Un top manager, legato alla Liguria ma con grandi esperienza in ospedali nazionali quali il Bambino Gesù di Roma. Questo è Giuseppe Profiti, chiamato da Regione Liguria a coordinare la struttura di missione che, per i prossimi tre anni, svolgerà il compito di supporto del sistema sanitario e sociosanitario ligure.
"Sarà un lavoro che si snoderà nei prossimi mesi - ha detto Profiti a Telenord, intervistato dal nostro direttore Paolo Lingua - Il caso ha voluto che il varo della nuova struttura che sono stato chiamato a coordinare, coincida con l'entrata della Liguria in zona bianca. E' una struttura che è un unicum a livello nazionale, che realizza un coordinamento leggero delle risorse finanziarie per rispondere ad esigenze cliniche. E' finito questo ciclo della pandemia che ora saremo chiamati a gestire ma si presenta un altro problema, con il sistema sanitario rimasto fermo per un anno e mezzo per tutto ciò che non era covid. Sono state trascurate le grandi cause di morte diverse dal covid quindi bisogna approfittare di questa fase per programmare la ripresa e l'eliminazione delle liste d'attesa, ampliando le offerte e riaprendo le agende rimaste bloccate per oltre un anno".
"Uno dei compiti è proprio programmare la ripartenza del sistema ma modificando il sistema stesso, per renderlo più rispondente alle esigenze di una regione che, anagraficamente, è un grande e interessante laboratorio di quello che sarà l'Italia intera magari nel 2050. Quindi una serie di modelli di risposta al modello sanitario della popolazione ligure, sarà poi quello applicabile a tutta la nazione negli anni a venire. In questo senso, il rapporto pubblico/privato è l'argomento più divisivo, che si presta ad un dibattito anche pregiudiziale di carattere ideologico ma io mi manterrei sul profilo pragmatico: la regione Liguria nel 2019/2020 è quella che, insieme a Marche ed Umbria, acquista meno dal privato sull'intero suo sistema sanitario. Su quali siano le dosi giuste non credo ci sia una ricetta corretta ma è un equilibrio da gestire sulla base di cosa si deve fare. Con un'avvertenza: non si misura ciò che è pubblico o privato solo in base a chi nella sanità la produce ma lo si dovrebbe fare tenendo conto che quel particolare servizio sanitario è fruibili al cittadino senza attendere troppo e senza pagare grandi somme. Spostando cioé l'attenzione dal punto di vista del consumatore".
Giuseppe Profiti è fra gli ospiti dell'ultima puntata di Fuori Rotta, in onda stasera, venerdì 4 giugno, alle 21 su Telenord. Insieme a lui, per parlare di ripresa, zona bianca, ripartenze, divieti e restrizioni, anche l'assessore al commercio e grandi eventi del comune di Genova Paola Bordilli e il consigliere di Forza Italia Mario Mascia. In collegamento, poi, il sottosegretario alla salute Andrea Costa, il sottosegretario alla difesa Giorgio Mulé, il presidente di Costa Edutainment Beppe Costa e il sindaco di Santa Margherita Ligure Paolo Donadoni.
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