Processo Ponte Morandi, il rapporto della guardia di finanza: "Più dividendi, meno manutenzioni"

di Edoardo Cozza

Il colonnello Ivan Bixio ha spiegato i dettagli dello studio dei bilancio di Autostrade per l'Italia e Atlantia

Mentre i dividendi da distribuire ai soci di Atlantia grazie agli utili di Aspi aumentavano, i costi di manutenzione per le autostrade diminuivano. Un trend costante dal 2010 al 2018 fotografato dagli investigatori della guardia di finanza analizzando i bilanci di Atlantia e Aspi dopo il crollo del ponte Morandi (14 agosto 2018, 43 vittime). A illustrare in aula l'andamento delle due curve è stato il colonnello delle fiamme gialle Ivan Bixio che con il Primo gruppo ha seguito le indagini dal giorno della tragedia. Il periodo preso in esame è stato quello dal 2010 al 2018.

Per quanto riguarda i dividendi, è stato spiegato in aula, "si vede un trend crescente. In quegli otto anni ne sono stati distribuiti 7 miliardi e mezzo", con un picco nel 2017, anno in cui per operazioni straordinarie di riorganizzazione di Atlantia, ci sono dividendi straordinari per oltre due miliardi. Fino a quell'anno Atlantia detiene il 100% di Aspi. Nel 2017 entrano i nuovi soci, tedeschi e cinesi, che partecipano alla distribuzione degli utili.

Per quanto riguarda invece le manutenzioni "si assiste a una decrescita" sempre dal 2010 al 2018. Si va dal miliardo e mezzo speso nel 2010 ai 770 milioni nel 2018. Il dato è stato raffrontato con quanto fatto dalle altre concessionarie che hanno invece aumentato i costi di produzione dal 2012 al 2018.

Per la procura questi raffronti dimostrerebbero la filosofia dell'allora amministratore delegato Giovanni Castellucci: aumentare i dividendi da distribuire ai soci a fronte di un calo delle spese di manutenzione.