Processo Morandi: pm depositano memoria su lavori rinforzo pile del ponte
di Redazione
Nel documento cristallizzate le posizioni di chiunque abbia lavorato ai piani di manutenzione che dovevano attuarsi dal settembre 2018
La prima interlocuzione in materia di sicurezza avveniva "con gli Uffici territoriali. Con il ministero gli alti dirigenti delle concessionarie si confrontavano soprattutto sui nuovi investimenti e i piani finanziari". E' quanto emerso nel corso del processo per il crollo del ponte Morandi del 14 agosto 2018, costato 43 vite umane. Oggi sono stati sentiti ex e attuali dirigenti delle altre società che gestiscono la rete autostradale. I testimoni sono stati citati dalle difese di alcuni dei 58 imputati.
A inizio udienza i pubblici ministeri Walter Cotugno e Marco Airoldi hanno depositato una memoria di 50 pagine in cui vengono cristallizzate le posizioni di tutti le persone che hanno avuto a che fare con il progetto di retrofitting (i lavori di rinforzo delle pile 9 e 10, che sarebbero dovuti partire a settembre 2018): dai tecnici e ingegneri fino ai funzionari del Mit. I magistrati hanno anche depositato tre nuovi documenti sull'organizzazione interna di Aspi.
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