Pro Recco, finale di Champions amara: il Ferencvaros vince 12-11. Mister Sukno: "Noi troppo nervosi, ma abbiamo lottato fino alla fine"
di Filippo Serio
Il presidente Felugo: "Il gol annullato a Iocchi Gratta sicuramente ha cambiato l’inerzia della sfida"

Si infrange contro il Ferencvaros il sogno della Pro Recco di alzare la dodicesima Champions League, la quarta consecutiva: a Malta i magiari si impongono per 11-12 in un match che li ha visti sempre davanti da fine secondo tempo. A pesare sul match è l’episodio che avviene a 4.25 dalla fine: Iocchi Gratta segna il 9-9, ma dopo consulto Var il gol viene annullato per gioco violento di Zalanki con conseguente rigore e quattro minuti di inferiorità. Nonostante questo la Pro Recco lotta e potrebbe pareggiare con l’ultimo tiro di Condemi stoppato da Mandic.
La partita:
Sukno rinuncia a Ivovic e lancia Iocchi Gratta nei tredici, mentre nei magiari resta fuori Damonte. I biancocelesti falliscono due uomini in più nei primi 120 secondi di gioco, Vigvari invece non sbaglia con Presciutti nel pozzetto (0-1) superando Del Lungo sopra la testa da posizione 2. Al terzo minuto, e al terzo uomo in più, i ragazzi di Sukno trovano il pari con Iocchi Gratta in elevazione ai due metri. Quaranta secondi e con Di Somma nel pozzetto ecco il sorpasso firmato Cannella, l’unico del match: il numero 4 lanciato in controfuga si gira su Nagy e batte Vogel (2-1). Dall’altra parte Del Lungo mura Fekete, ma nulla può sul tocco sotto misura di Di Somma, in doppia superiorità, a 27 secondi dalla sirena con cui si chiude il quarto.
Meno di due minuti del secondo tempo e Mandic riporta in vantaggio gli ungheresi. Un bolide a cui risponde Younger da posizione 3, chirurgico nel trovare l’angolo alla sinistra di Vogel. Il Ferencvaros sorpassa ancora con Jansik, in superiorità, ma è Iocchi Gratta sul primo palo a ristabilire il pari (4-4) sull’assist di Zalanki. La palomba di Jansik e il diagonale di Mandic mandano avanti per la prima volta di due gol i magiari (4-6) al cambio campo.
I biancocelesti provano a reagire in avvio di terzo tempo con la beduina di Kakaris sulla respinta di Vogel (5-6). Gioia che dura poco perché con Iocchi Gratta nel pozzetto Argyropoulos batte Del Lungo da posizione 2 e poi Varga non sbaglia il rigore del +3 ungherese, il massimo vantaggio della gara. Sukno chiama time out e i biancocelesti avvicinano il Ferencvaros capitalizzando due uomini in più con Zalanki e Hallock per il 7-8 di metà quarto. Cannella finisce nel pozzetto e Argiropoulos da posizione 5 gonfia trova il palo lungo e il 7-9, risultato con cui le squadre nuotano agli ultimi otto minuti.
Si riparte e i biancocelesti sprecano un doppio uomo in più con Condemi, ma una super giocata di Cannella su Nagy manda Younger dai cinque metri: l’australiano non sbaglia davanti allo specialista Vogel (8-9). La parata di Del Lungo su Mandic è benzina per la Pro Recco, ma ecco il momento chiave della sfida: a 4.25 dalla fine il gol del pareggio di Iocchi Gratta viene annullato dopo la revisione Var; dalla gioia alla disperazione in un attimo, perché Zalanki viene espulso per brutalità, i biancocelesti subiscono il rigore di Mandic (8-10) e devono giocare quattro minuti in 5 contro 6. È una corrida, Di Fulvio segna con l’uomo in più, ma Varga da posizione 3 disegna sotto la traversa il 9-11. Ancora Di Fulvio in superiorità, copia e incolla del gol precedente da posizione 5, poi Mandic cala il poker (10-12). A due minuti dalla fine con Varga e Argyropoulos nel pozzetto, Kakaris infila Vogel (11-12). Il portiere ungherese tocca sul palo il tiro di Di Fulvio del possibile pareggio, Del Lungo è strepitoso su Nagy e i biancocelesti tornati in parità giocano l’ultimo pallone della gara dopo il time out chiamato da Sukno: Nagy finisce nel pozzetto e Mandic stoppa su Condemi regalando la coppa agli ungheresi.
“Complimenti al Ferencvaros, una squadra costruita per vincere – le parole del presidente Maurizio Felugo -. Non credo i nostri ragazzi abbiano pagato emozione, sicuramente dopo tre anni di vittorie consecutive avevamo pressione di dover vincere. Stasera si è visto di tutto, il risultato è corretto anche se non è una pallanuoto che mi piace, non so cosa capiscono da casa. Il gol annullato a Iocchi Gratta sicuramente ha cambiato l’inerzia della sfida, avremmo visto un finale diverso e credo che avevamo l’energia per andare a vincerla. Accettiamo il verdetto, complimenti ai ragazzi che hanno sfiorato questa coppa magica: sicuramente ci riproveremo”.
“Congratulazioni al Ferencvaros e ai miei ragazzi, loro hanno vinto meritatamente – commenta Sandro Sukno -. È stata una partita brutta e confusa, loro hanno giocato meglio questo tipo di pallanuoto e comunque prima della brutalità non abbiamo giocato una bella pallanuoto, eravamo troppo nervosi in attacco è mancata lucidità e lo hanno preso fiducia in difesa. Abbiamo comunque lottato fino alla fine, ma è impossibile vincere sempre”
Pro Recco: Del Lungo, Di Fulvio 2, Zalanki 1, Cannella 1, Younger 1, Fondelli, Presciutti, Echenique, Condemi, Kakaris 2, Iocchi Gratta 3, Hallock 1, Negri. All. Sukno.
Ferencvaros: Szakonyi, Mandic 4, Pohl, Merkulov, Argyropoulos 2, Di Somma 1, Fekete, Vigvari 1, Nemet, Varga 2, Janksik 2, Nagy, Vogel. All. Nyeki.
Arbitri: Margeta (Slovenia), Alexandrescu (Romania).
Parziali: 2-2, 2-4, 3-3, 4-3.
Superiorità numeriche: Pro Recco 8/18, Ferencvaros 7/13. Rigori: PR 1/1, F 2/2
Espulso Zalanki (PR) per gioco violento a 4.25 del quarto tempo.
Usciti per limite di falli: Pohl (F) nel terzo tempo, Merkulov (F), Fekete (F), Nagy (F) nel quarto tempo.
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