Porto di Savona e Vado, via alla gara per il servizio di rimorchio

di Marco Innocenti

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100 milioni di euro di valore per 15 anni di concessione. Pronta anche una nuova ordinanza per le manovre di navi ad oggi fuori sagoma

Porto di Savona e Vado, via alla gara per il servizio di rimorchio

La Capitaneria di Porto di Savona ha presentato il bando di gara per il rinnovo della concessione del servizio di rimorchio nei porti di Savona e Vado Ligure. Si tratta del primo bando italiano a rilevanza comunitaria e verrà pubblicato nei prossimi giorni in Gazzetta Europea, facendo quindi in qualche modo da apripista per altri porti, come Genova e Livorno, che stanno predisponendo bandi analoghi. 

"Il servizio di rimorchio - ha spiegato il comandante Giuseppe Cannarile, responsabile del procedimento - deve assicurare prima di tutto operatività e sicurezza e deve essere commisurato sulle reali necessità commerciali del porto. Nel capitolato abbiamo tenuto conto delle simulazioni di manovra effettuate nel porto".

La concessione avrà una durata di 15 anni ed un valore superiore ai 100 milioni di euro. Per quanto riguarda i tempi, entro i prossimi 3/4 mesi si dovrebbe arrivare alla chiusura del bando, che sarà in procedura ristretta e prevede già di suscitare l'interesse di molti operatori, anche di rilevanza internazionale, che potrebbero dare "uno stimolo interessante a questo bando - ha spiegato l'ammiraglio Nicola Carlone - al termine del quale ci sarà valutare molti operatori".

L'incontro è stata anche l'occasione per annunciare la ripartenza delle procedure per il concorso per i piloti del porto di Genova e per fare il punto sul dibattito intorno al progetto della nuova diga foranea del capoluogo ligure, in chiusura proprio in questi giorni. "Il porto di Genova - ha detto Carlone - ha bisogno di un numero di piloti giornaliero molto alto e dobbiamo rimpinguare l'organico. Siamo pronti ad avviare la procedura concorsuale. Il dibattito pubblico sulla diga foranea ha fornito tanti stimoli e indicazioni. Ci rivedremo al termine del percorso ma la nostra espressione a favore di una delle tre soluzioni è frutto di una sperimentazione diretta. Come diciamo sempre, a questo porto serve più acqua perché ci sono tante banchine ma poca acqua. Con la nuova diga ci saranno più spazi per ospitare navi più grandi e anche più performanti. Ci siamo orientati verso quella soluzione che secondo noi darà maggiori spazi di manovra e quindi maggior sicurezza per le navi del futuro".

A margine dell'incontro con la stampa, poi, l'ammiraglio Carlone ha anche annunciato che a breve verrà emanata una nuova ordinanza per le manovre su navi fuori sagoma, per le quali si sta ultimando la fase delle sperimentazioni e della familiarizzazione con le manovre da parte dei piloti. Le nuove norme e le nuove misure riguarderanno soprattutto il bacino di Sampierdarena.