Porto di Genova, Signorini: "Draghi ha apprezzato la nostra strategia"

di Edoardo Cozza

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Il presidente dell'AdSP Mar Ligure Occidentale commenta la visita del premier: "Ha preso coscienza di ciò che faremo col Pnrr e ha capito le nostre esigenze"

Porto di Genova, Signorini: "Draghi ha apprezzato la nostra strategia"

"Dal livello più alto del governo è arrivato un imprimatur alla strategia che stiamo portando avanti, un riconoscimento strategico e la promozione per la governance degli investimenti che abbiamo programmato". Il giorno dopo la visita del presidente del Consiglio Mario Draghi, il presidente dell'Autorità di sistema portuale del mar ligure occidentale Paolo Emilio Signorini, commenta soddisfatto l'incontro con la città, che ha avuto come prima tappa proprio il porto.

Al premier, Signorini ha illustrato l'attività del porto e le opere avviate anche grazie alle risorse del Pnrr, 29 progetti per 2,3 miliardi di investimenti, corredati dalle tappe di avanzamento. "Penso che il premier abbia iniziato un tour di alcune realtà urbane imprenditoriali italiane dove la scommessa del Pnrr farà la differenza - dice Signorini -. Ed è emblematico che abbia iniziato da Genova, che da qualche anno è un laboratorio: questo è il primo riconoscimento che ci ha dato, parlando esplicitamente di modello, di best practice, dove le cose non vengono solo annunciate ma realizzate. E il secondo aspetto, meno scontato, è che il premier ha voluto capire il porto, la rilevanza per l'economia del Paese di questo nodo logistico e trasportistico".

E durante il viaggio in battello dall'aeroporto alla sede dell'Autorità di sistema portuale del Mar ligure Occidentale, Draghi ha immaginato anche il porto che verrà, partendo proprio dalla nuova diga, l'opera più importante per lo scalo. "Ha potuto anche prendere coscienza delle problematicità che permetterà di risolvere - spiega Signorini -. Arrivando di fronte a calata Bettolo dopo aver visto una nave portacontainer da 15 mila teu ha capito che la larghezza del canale e il bacino di evoluzione sono ormai del tutto incompatibili con la dimensione delle nuove navi".