Porto di Genova, Ignazio Messina a Telenord: "Rinfuse solo a Savona? Sarebbe un errore"

di Edoardo Cozza

L'amministratore delegato dell'omonima compagnia armatoriale: "Svuotare Genova di quel settore non va bene: serve la multifunzionalità"

Le decisioni del comitato di gestione dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, col rinnovo della concessione del terminal rinfuse per 30 anni a Spinelli/Msc, non sopisce le voci di un possibile spostamento proprio delle rinfuse su Savona: la clausola che prevede lo scioglimento di questa concessione nel caso si decidesse per il 'trasloco' è inserita nero su bianco. Ma sarebbe giusto portar via da Genova le rinfuse? Non sembra molto d'accordo Ignazio Messina, che ai microfoni di Telenord sottolinea: "Svolgendo soprattutto l'attività di armatore, mi piacerebbe che tutti i porti potessero svolgere più attività. Una cosa è l'esempio del Porto Petroli, che ne esiste solo uno a Genova e può esserci solo quello per la delicatezzi dei prodotti che vengono movimentati. Certo, anche le rinfuse sono autorizzate in determinati terminal, perché possono essere impattanti dal punto di vista ambientale e vanno movimentare in una certa maniera. Dire, però, che devono andare a Savona, e quindi Genova non dovrebbe più farle, sarebbe un ragionamento molto limitativo".

L'armatore spiega il perché: "Il primo motivo è che Savona è spostata geograficamente rispetto ai bacini dove si muovono le rinfuse; e poi perché il Terzo Valico arriverà a Genova e questo potrebbe avere un impatto non solo sui container, ma anche sulle rinfuse perché potremmo fare treni più lunghi e treni più pesanti: sarebbe un peccato perderle. La merce, di solito, va dove gli conviene e più offerta c'è, più è facile raccogliere merce. Dire che le rinfuse devono andare solo a Savona o Livorno significherebbe coprire tutto l'arco del Nord Tirreno, ma sarebbero solo le estremità: serve un'offerta anche su Genova".