Porto di Genova, fermata la nave Sakar: carenze di sicurezza e prevenzione dell'inquinamento
di Marco Innocenti
E' la terza nave bloccata dalla Guardia Costiera genovese dall'inizio dell'anno: nei prossimi giorni sarà nuovamente sottoposta a verifica
Salgono a tre le navi fermate dall'inizio dell'anno dal Nucleo Ispettivo della Guardia Costiera di Genova, nell'ambito dell'attività di controllo denominata Port State Control, rivolta alle navi straniere che scalano nei porti italiani. “Nel tardo pomeriggio di ieri - spiegano gli ispettori della Guardia Costiera - abbiamo notificato il provvedimento di detenzione al comandante della nave SAKAR, battente bandiera bulgara, al termine di un’intensa attività ispettiva durante la quale abbiamo rilevato gravi carenze inerenti la sicurezza antincendio e dei sistemi di prevenzione per l’inquinamento marino”.
La SAKAR è una nave dedicata al trasporto di carichi alla rinfusa, di circa 14.000 tonnellate di stazza, lunga poco più di 150 metri, varata nel 1995 e gestita da una compagnia bulgara con sede a Varna. Nei suoi 27 anni di servizio era già stata fermata in Italia, a Venezia nel 2019. La nave è stata individuata grazie al sistema di targeting elaborato dal Comando generale della Guardia Costiera in attuazione agli obiettivi strategico-operativi conferiti dal Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini . Il sistema prevede un’analisi più dettagliata delle informazioni relative alle unità che scalano i porti nazionali per individuare quelle potenzialmente più a rischio. Tra i diversi elementi considerati, vi sono la performance della compagnia di gestione e della bandiera, le risultanze di precedenti ispezioni ed eventuali fattori imprevisti.
Sotto la responsabilità dello Stato di bandiera, nei prossimi giorni la nave sarà sottoposta alle verifiche tecniche e documentali necessarie per garantirne la messa in sicurezza. Solo successivamente gli ispettori della Guardia costiera torneranno a bordo per verificare l’effettiva risoluzione delle problematiche riscontrate e, solo all’esito positivo, autorizzarne la partenza.
”La nostra attività di Port State Control mira a individuare le navi sub-standard - spiega l'Ammiraglio Sergio Liardo, Comandante del porto di Genova e Direttore Marittimo della Liguria - che costituiscono rischio potenziale per la salvaguardia della vita umana in mare, la sicurezza della navigazione e la protezione dell’ambiente. Obiettivi prioritari per la Guardia costiera del nostro mare e del Paese. Per tale ragione non esitiamo ad adottare tutti i provvedimenti in nostro potere per colpire con decisione chi non rispetta le normative internazionali. Tutto questo, non solo a vantaggio della comunità, ma anche degli armatori che eserciscono le navi nel rispetto delle norme e che si troverebbero di fronte ad una concorrenza sleale”.
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