Porto Ancona: autorizzato a controlli su importazione prodotti d’origine non animale per consumo umano

di Carlotta Nicoletti

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Garofalo: "Siamo molto soddisfatti per l’attivazione di questa nuova autorizzazione al Posto di controllo frontaliero per il quale ringraziamo il Ministero della Salute e in particolare la sede di Ancona degli Uvac-Pcf"

Porto Ancona: autorizzato a controlli su importazione prodotti d’origine non animale per consumo umano

 

Un nuovo servizio per i traffici marittimi nello scalo dorico. Il Ministero della Salute ha esteso al Posto di controllo frontaliero Ancona porto l’autorizzazione ad operare come Centro d’ispezione Pnao per i controlli ufficiali all’importazione sui prodotti di origine non animale da conservare a temperatura controllata, destinati al consumo umano. Nel Centro, già operativo, vengono ora controllati gli alimenti, come frutta e verdura, che arrivano via mare da Paesi extra Ue.

I locali dove è attivo il nuovo servizio del Centro d’ispezione Pnao, attrezzati per i controlli e con celle frigorifere per la conservazione degli alimenti, sono stati messi a disposizione dall’Autorità di sistema portuale nell’area della nuova Darsena. Il porto di Ancona era già inserito nell’elenco nazionale dei Posti di controllo frontalieri autorizzati alle verifiche all’importazione sui prodotti di origine animale.

Il nuovo servizio di controllo su questi prodotti consentirà l’allargamento ad ulteriori traffici commerciali fornendo un supporto agli operatori portuali che lavorano in questo settore.

“Siamo molto soddisfatti per l’attivazione di questa nuova autorizzazione al Posto di controllo frontaliero per il quale ringraziamo il Ministero della Salute e in particolare la sede di Ancona degli Uvac-Pcf, Uffici veterinari per gli adempimenti degli obblighi comunitari – afferma il Presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale, Vincenzo Garofalo -. L’efficace collaborazione fra istituzioni ha ancora una volta portato ad un risultato concreto che va a vantaggio sia dei cittadini sia degli operatori portuali che ora potranno lavorare per intercettare le opportunità di crescita legate anche al traffico commerciale di questi prodotti”.

 

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