"Ponte Morandi, il sesto senso di un soccorritore" presentato a Telenord

di Maria Grazia Barile

L'autore del libro, Alessandro Basile, è un vigile del fuoco di Novara che ha voluto raccogliere le testimonianze di 11 suoi colleghi impegnati a Genova nei soccorsi

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La caduta di Ponte Morandi, alle 11.36 del 14 agosto 2018, ha sconvolto un'intera nazione lasciando un segno indelebile nella nostra vita e in quella di tutti i soccorritori intervenuti. Alessandro Basile, vigile del fuoco di Novara, ha voluto raccontare le loro storie raccogliendo le testimonianze di 11 suoi colleghi impegnati a Genova quel giorno: "Io non sono potuto intervenire, mi sarei sposato a breve, ho detto di no. Tre mesi dopo però ho avuto l'esigenza di raccontare le storie dei miei colleghi, è una vicenda che ho sentito mia". 

Nel libro si rivive questa pagina della storia italiana attraverso una nuova chiave di lettura: il sesto senso dei vigili del fuoco. Il racconto inizia a ritroso, ripercorrendo il tragitto effettuato dai soccorritori verso le loro sedi di servizio e i fatti narrati a tre mesi di distanza dall'accaduto. I loro ricordi, nelle fasi operative, andranno ad abbattere il luogo comune del pompiere senza paure. Non si parlerà insomma di uomini invincibili ma anche di fragilità umana.

Alessandro Basile, al suo primo libro, ha spiegato a Telenord la scelta e il senso del titolo: "Ha avuto più significati, è partito come un'attitudine che i soccorritori hanno, in scenari complessi, a superare gli ostacoli, salvare le persone e portate la pelle a casa, poi ho rivisto il suo significato collegandolo all'aiuto di una guida che ci indica dall'alto che strada da percorrere".