Politica, Toti a Telenord: "Io e gli Scajola: su Claudio ebbi pregiudizi ora superati, auspichiamo futuro comune. Marco figura chiave della giunta"
di Redazione
"Per fare accordi occorre la congiunta volontà di tutti i soggetti, serve una fase costituente che metta in discussione le posizioni di tutti"
In una lunga intervista 'Primo Piano' al direttore di Telenord Giampiero Timossi, il presidente della Regione Giovanni Toti parla tra le altre cose dei rapporti con Claudio e Marco Scajola, il sindaco di Imperia più volte ministro riavvicinatosi a Forza Italia e l'assessore regionale all'Urbanistica: "I rapporti con Marco sono da sempre ottimi, sta chiudendo il secondo mandato come mio assessore, è un uomo che conosce la politica e la pratica con grande impegno, ha un seguito elettorale importante ed è stato il più votato alle regionali. Con Claudio nel passato abbiamo avuto anche divergenze, ma c'era un pregiudizio da parte mia, il pregiudizio dei nuovi che pensano che la storia cominci da loro, ma la vita ti riconduce a ragionamenti più sofisticati. Claudio fa a pieno titolo parte della maggioranza che governa la regione, governa un capoluogo, sulla sua persona convergono incarichi come quello di commissario idrico e di presidente della provincia, ha portato al nostro mondo esperienza e saggezza, ogni tanto fa fuga in avanti prima di noi e denota la sua vitalità".
Convergenze tra il civismo alla Scajola, Noi Moderati e Forza Italia: "In politica nessuna ipotesi può essere scartata, il mondo popolare riformista liberale è quello da cui proveniamo tutti, abbiamo avuto momenti di difficoltà con cui ci siamo confrontati e talvolta scontrati. Evidente che chiunque faccia politica in questo Paese e provenga da quella storia auspichi che quella storia torni a pesare di più nel panorama politico nazionale. Di fronte a un partito conservatore di destra come quello di Giorgia Meloni che si appresta sugli scudi a un'ottima performance elettorale alle prossime europee, un partito come la Lega che si interroga oggi più che mai sulla sua vera identità dopo alcuni tentativi di cambiare pelle. Oggi abbiamo un solido governo di molti sindaci e governatori nelle province del nord, una vocazione di sindacato territoriale e di destra nazionale che si colloca alla destra di Giorgia Meloni, è evidente che il polo moderato del centrodestra abbia bisogno di pensare a se stesso e alla propria sistemazione".
"L'accordo tra Noi Moderati e Forza Italia e lo sforzo di Claudio Scajola? tutto questo- conclude - avviene sulla spinta delle elezioni, dopo vedremo le condizioni, per fare accordi occorre la congiunta volontà di tutti i soggetti, serve una fase costituente che metta in discussione le posizioni di tutti, occorre dare a ciascono uno spazio, sicuramente la direzione è quella giusta, se son rose fioriranno".
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