Pirondini risponde a Telenord: "Presto per parlare di 'comunali', al Movimento serve un progetto in cui credere"

di Luca Pirondini*

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Il Senatore 5 Stelle commenta l'editoriale del nostro direttore: "In America voterei Harris ma i nostri elettori non sono ideologici e la guerra pesa"

Pirondini risponde a Telenord: "Presto per parlare di 'comunali', al Movimento serve un progetto in cui credere"

Caro Direttore,
ho letto con interesse il suo articolo in cui parla del cosiddetto "campo largo" a Genova, che mi è utile per fare alcune brevi considerazioni. Anzitutto non esiste alcun "campo largo", come ampiamente detto non solo dal Movimento 5 Stelle ma anche da altre forze del campo progressista, eventualmente si può lavorare per un “campo progressista”, definizione che meglio può definirne i principi. È altrettanto evidente che non esistano ricette prestabilite che portino con certezza al successo elettorale. La "separazione" di cui parla, o l'unione al contrario, devono poggiare su basi programmatiche e sulla capacità di offrire una proposta politica innovativa e pienamente alternativa rispetto a quella delle destre. 

Parlare oggi delle prossime elezioni genovesi sarebbe, a pochi giorni dalla conclusione di quelle regionali, un azzardo. Quello che le posso dire è che l’elettorato del M5S, una volta di più, ci ha plasticamente dimostrato come ad ogni tornata elettorale abbia bisogno di credere nel progetto proposto, perché diversamente torna a far parte del grande partito dell’astensionismo. Questa riflessione dovrà essere molto chiara prima di tutto a noi ma anche alle forze politiche che vorranno condividere dei percorsi. 

Per quanto riguarda le elezioni americane, premettendo che personalmente sarei un elettore di Kamala Harris, i dati del sondaggio da lei citato ribadiscono che quello del MoVimento 5 Stelle è un elettorato che guarda alla politica in maniera non ideologica e molto concreta anche sulla base di aspetti di attualità che effettivamente non possono essere dimenticati. C'è una percezione molto negativa per quanto riguarda le amministrazioni dem sul tema della guerra e della gestione dei conflitti. Non è un mistero che il tema del conflitto in Ucraina sia uno di quelli su cui le posizioni dei democratici americani scontano le maggiori critiche nel campo pacifista. Per chi guarda con simpatia al MoVimento 5 Stelle il tema della Pace è tra quelli fondanti. Per noi chiunque vincerà le elezioni americane deve avere, in politica estera, un unico grande obiettivo: la risoluzione dei conflitti e dell'uso delle armi. Tutto il resto è spesso solo scontro ideologico buono ad alimentare il dibattito tra i partiti.

* Senatore Movimento 5 Stelle