Pd e Cinque Stelle: a Roma si litiga, a Genova si tratta sui Municipi
di Wanda Valli
E’ una prova. Importante. Che posizionerà Genova all’attenzione dell’Italia politica. Perché le elezioni amministrative, per eleggere sindaco e presidenti di municipi, in calendario per metà giugno, saranno la conferma, o meno, se il “campo largo” o l’alleanza di centro sinistra, nuova versione, funziona. Oppure l’esatto contrario. Ipotesi in primo piano, visto quello che sta accadendo in questi giorni a Roma, a proposito dell’aumento delle spese del comparto difesa al 2 per cento del Pil entro (pare) il 2028, che ha visto uno scontro deciso tra l’ex premier e ora leader del Movimento, Giuseppe Conte e il presidente del consiglio Mario Draghi. Con tanto di doppio passaggio al Quirinale, dalla saggezza del presidente Mattarella.
Al momento pare che le acque si siano calmate, ma proviamo un po’ a capire come stanno le cose in Liguria, anzi a Genova. Dove c’è ancora uno soglio importate da superare, anzi la questione centrale per un’alleanza che marcia unita: l’elezione dei 9 presidenti di Municipio con giunte al seguito. L’altra sera Pd e Cinque Stelle con gli altri alleati si sono incontrati per valutare la situazione e mettere sul tavolo proposte e desideri. Senza arrivare a una accordo ma senza litigare. E non è poco. Perché lo snodo municipi è il primo da risolvere o aggirare.
Se il PD punta alto, nelle richieste di candidatura dei presidenti, forte del suo storico, sia pure in netta decadenza, consenso elettorale, da M5S replicano: “noi coalizione puntiamo a vincere ovunque” quindi ci aspettiamo un ruolo importante. Così, dopo aver accennato a grandi linee ai programmi, proprio l’altra sera, sono spuntati i desiderata dei singoli partiti: il Pd ha chiesto per sé 5 presidenze e 2 il Movimento. Non sono poche visto sondaggi e andamenti elettorali. A proposito di sondaggi romani, se per ora il sindaco in carica è in testa, alcuni danno in recupero Ariel Dello Strologo, candidato del centro sinistra, bloccato a casa in questi giorni cruciali dal Covid. Adesso sta bene e la prossima settimana si sposterà nei quartieri per quell’opera di conoscenza faccia a faccia che per la Genova che guarda a sinistra è davvero utile. In sintesi, come sta l’alleanza al momento? Per dirla con le parole di chi conosce bene la politica con i suoi modi e tempi: “E’ un progetto ambizioso, è un sistema dove tutti devono lavorare”. Senza liti, se fosse possibile.
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