Parco ferroviario Rugna in pieno esercizio, la svolta intermodale del porto di Genova

di D.B.

2 min, 33 sec

Completati i lavori di ammodernamento: nove binari, gru automatizzate e connessioni strategiche per raddoppiare la capacità operativa e favorire la logistica sostenibile

Parco ferroviario Rugna in pieno esercizio, la svolta intermodale del porto di Genova

Con l’avvio delle operazioni avvenuto il 18 aprile 2025, dopo un primo treno sperimentale gestito con successo nei primi giorni del mese, il porto di Genova ha segnato un importante traguardo nel processo di rinnovamento del proprio assetto logistico.

Il parco ferroviario Bettolo-Rugna, recentemente sottoposto a un profondo intervento di ammodernamento, è ora pienamente attivo e si configura come un elemento fondamentale nella strategia di potenziamento del trasporto intermodale promossa dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale. Il progetto è il risultato di una solida collaborazione tra settore pubblico e privato, che ha reso possibile la realizzazione di un’infrastruttura ferroviaria all’avanguardia e altamente performante.

AdSP ha concluso la costruzione dell’opera nel dicembre scorso, realizzando una struttura dotata di nove binari lunghi circa 500 metri ciascuno. Parallelamente, gli operatori coinvolti hanno integrato nel parco dispositivi tecnologici di ultima generazione. Tra questi spiccano due gru a portale A-RMG (Automated Rail Mounted Gantry), progettate appositamente per rispondere alle esigenze del terminal. Le macchine, ad alta efficienza energetica, saranno presto dotate di controllo remoto e parzialmente automatizzate, rappresentando un passo avanti in termini di precisione operativa e sicurezza.

Un altro elemento innovativo è la piattaforma con traslatore posizionata all’estremità del parco. Questo sistema avanzato permette lo spostamento automatico delle locomotive tra i diversi binari, evitando manovre complicate e ottimizzando i tempi delle operazioni. L’impiego di locomotive di linea, oltre a quelle dedicate alle manovre, rende la gestione dei treni più flessibile e incrementa l’efficienza complessiva del sistema.

Il nuovo impianto è oggi capace di supportare fino a venti coppie di treni al giorno, raddoppiando la precedente capacità operativa e permettendo di movimentare diverse tipologie di merci, dai container alle rinfuse liquide. I binari non serviti dalle gru, infatti, sono destinati principalmente alle ferrocisterne, grazie alla natura duale del sito.

Sul piano dei collegamenti ferroviari, il Parco Rugna è direttamente connesso sia alla futura stazione del Campasso – mediante le gallerie Molo Nuovo attualmente in costruzione a cura di RFI – sia alla stazione Fuorimuro, da cui, tramite la linea Sommergibile, si accede al Terzo Valico dei Giovi, asse nevralgico per il traffico merci tra Genova e il Nord del Paese. Una rete infrastrutturale strategica, che apre l’accesso ai principali corridoi logistici europei.

Il potenziamento del nodo ferroviario, sostenuto da investimenti sia pubblici che privati, si integra con il rafforzamento delle connessioni viarie: sono infatti in corso i lavori per la costruzione di nuovi viadotti che collegheranno direttamente l’area portuale con gli svincoli autostradali di Genova Ovest e Genova Aeroporto. Questi sviluppi contribuiranno a diminuire il traffico stradale e ad accelerare la transizione verso una logistica più sostenibile, riducendo l’impatto ambientale delle attività portuali.

La riattivazione del Parco Rugna non è soltanto un risultato tecnico, ma segna anche un passaggio strategico e culturale per il porto di Genova: un’infrastruttura moderna, adattabile e ben integrata, pensata per affrontare le sfide del commercio internazionale e supportare gli obiettivi della transizione ecologica.

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