Lavoratori del Moody, incontro decisivo al Comune per salvare 26 posti di lavoro
di Emilie Lara Mougenot
Convocati imprenditori, sindacati e amministratore giudiziario: l’obiettivo è garantire occupazione e rilancio dello storico locale genovese
Un incontro decisivo per il futuro dei 26 lavoratori dello storico bar ristorante Moody è stato convocato dall’assessore al Lavoro del Comune di Genova, Mario Mascia, per lunedì 13 gennaio. Al tavolo, fissato per le ore 15 presso l’assessorato, parteciperanno l’amministratore giudiziario, la società affittuaria del ramo d’azienda, le sigle sindacali e un noto imprenditore interessato a rilevare l’attività.
LA VERTENZA – La crisi occupazionale del Moody è iniziata dopo l’incendio dell’11 settembre scorso, che ha portato la holding svizzera allora responsabile della gestione a decidere di non riaprire il locale. Di conseguenza, ai dipendenti è stato intimato il trasferimento in altre sedi italiane per conservare il posto di lavoro. Dopo le mobilitazioni dei sindacati, lo scorso novembre è stata ottenuta una proroga al 15 gennaio per individuare soluzioni alternative.
IL RUOLO DEL COMUNE – Grazie all’intervento dell’assessore Mascia, è stata avviata una trattativa con un imprenditore genovese attivo anche nel Levante ligure, che si è detto interessato a rilevare il Moody. “L’incontro di lunedì – spiega Mascia – punta a definire un cronoprogramma chiaro che garantisca la continuità occupazionale e il rilancio di un’attività situata in una posizione strategica del centro cittadino”.
LA POSIZIONE DEI SINDACATI – La Filcams Cgil, in una nota, ha sottolineato l’urgenza di un intervento da parte del Comune per tutelare i lavoratori e salvaguardare il locale, definendolo un presidio importante per la città. “La vertenza non può ricadere esclusivamente sull’occupazione. Chiediamo il massimo impegno per garantire certezze ai lavoratori”.
GLI SCENARI FUTURI – Con la scadenza del termine ormai imminente, l’appuntamento di lunedì rappresenta un momento cruciale per individuare una soluzione definitiva. L’obiettivo condiviso è scongiurare ulteriori incertezze e favorire una rapida transizione verso una nuova gestione che salvaguardi i posti di lavoro.
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