Minori e criminalità, emergenza in centro storico. Costa (presidente Ceis): "Giro di bande che paga piccoli stipendi"

di Lorenzo Aluigi

L'intervista a Telenord: "La criminalità è una concorrenza imbattibile all'educazione"

A Genova sono stati arrestati tre ragazzi stranieri e uno è stato denunciato per furti e rapine nel centro storico. Si tratta di minorenni appoggiati ai centri d'accoglienza.  Riguardo al tema abbiamo intervistato il presidente del Ceis Enrico Costa, il Ceis è uno dei centri più attivi che ospita 110 ragazzi su una disponibilità di 113 posti: "Il problema esiste e bisogna affrontarlo, la criminalità è una concorrenza imbattibile all'educazione e all'integrazione delle persone. Questi ragazzi vengono con l'obiettivo di lavorare, a fronte di un percorso di educazione e formazione professionale che richiede molto tempo e invece le porte della criminialità sono sempre aperte. Di solito si parla di piccole rapine e spaccio che offrono stipendi imbattibili, parliamo di 200 euro al giorno"


Il presidente del Ceis ha parlato anche di come gestiscono la violenza all'interno della loro struttura: "La violenza e gli accoltellamenti ci sono anche all'interno della comunità e sono al'ordine del giorno. Le affrontiamo con coscienza e cerchiamo di fornire ai ragazzi una buona educazione. Nei casi più difficili ci confrontiamo con le istituzioni per spostare i ragazzi. Al momento stiamo lavorando con il comune per un percorso di formazione lavorativo e per gestire il tempo libero dei ragazzi con lo sport. Lo sport è una forza educativa molto potente".

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