Ministero del Mare, le critiche di Spediporto: "Speriamo sia per itticoltura e pesca, ma i porti non siano slegati dalle infrastrutture"

di Edoardo Cozza

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Il direttore generale Botta: "Le competenze della portualità hanno bisogno di relazionarsi con chi si occupa di infrastrutture"

Ministero del Mare, le critiche di Spediporto: "Speriamo sia per itticoltura e pesca, ma i porti non siano slegati dalle infrastrutture"

Il ministero del Sud e del Mare non pare adatto per la regia della portualità. "Bene che si prenda in considerazione il mare come risorsa economica e asset importante per il nostro Paese - ha detto Giampaolo Botta, direttore generale di Spediporto, l'associazione degli spedizionieri genovesi - ma bisognerà capire se all'interno di queste competenze ricadrà solo la pesca o anche i porti". Il mondo dello shipping aveva chiesto più volte un ministero ad hoc per il mare, per valorizzare il settore, ma non sembra quello appena nato con il nuovo governo.

"La tematica dei porti non può essere disgiunta da quella delle infrastrutture - sottolinea Botta - quindi auspico che i porti siano oggetto di una delega specifica che possa essere ricondotta al tema delle infrastrutture. Lascerei tutto il tema legato al turismo, le attività legate a itticoltura e pesca nelle mani di un dicastero come quello del Sud, mentre le competenze tecniche di alto profilo della portualità devono relazionarsi con le infrastrutture".

Infrastrutture e politica marittima sono inscindibili anche per l'assessore ligure allo Sviluppo Economico Andrea Benveduti. "Mare è una bella suggestione, ma bisogna capire quali deleghe si mettono in in questo ministero - ha detto a margine della conferenza stampa di presentazione del convegno Seaside edition - Credo che il tema portualità non possa essere disgiunto dalle infrastrutture, perché altrimenti creeremmo complessità ulteriori. Non ne farei una questione di nome, vorrei che si cominciasse a ragionare in ottica di sistema e pluridecennale perché ci sono investimenti che non si esauriscono in un anno o due ma segneranno la nostra regione e le nostra città per i prossimi decenni"