Maxi frode Iva nel traffico Voip, sequestro da 64 milioni e due arresti

di Redazione Cronaca

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Operazione della Guardia di Finanza tra Imperia, Napoli, Bologna e Ferrara. Scoperto un complesso sistema di evasione fiscale

Maxi frode Iva nel traffico Voip, sequestro da 64 milioni e due arresti

Una frode fiscale da 64 milioni di euro è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Imperia, in collaborazione con i comandi provinciali di Napoli, Bologna e Ferrara. L’indagine, coordinata dalla Procura Europea, ha portato all’arresto di due persone e all’applicazione di misure interdittive nei confronti di altre tre, oltre al sequestro di beni per un valore equivalente all’Iva evasa.

Il sistema fraudolento – Le sei aziende coinvolte operavano nel settore del traffico Voip, una tecnologia che consente la trasmissione della voce tramite internet invece delle tradizionali reti telefoniche. Secondo gli investigatori, le imprese avrebbero messo in atto una “frode carosello”, un meccanismo che sfrutta l’interposizione di società fittizie – note come “missing trader” o “cartiere” – per evadere l’Iva. Queste aziende, esistenti solo formalmente, acquistavano beni intra o extra UE senza versare l’imposta al fornitore, per poi rivenderli all’acquirente reale, che beneficiava indebitamente del credito d’imposta senza che l’Iva fosse mai stata effettivamente pagata.

Fatture false e concorrenza sleale – Le imprese coinvolte, prive di un’attività economica reale, emettevano fatture per operazioni inesistenti, permettendo a due società effettivamente operative di ridurre il proprio carico fiscale. Questo sistema illecito ha consentito di offrire traffico Voip a prezzi più competitivi rispetto alla concorrenza, danneggiando il mercato e l’economia legale.

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