Marco Bucci a Telenord: "Votate la Liguria del futuro, non quella del declino"

di Simone Galdi - Filippo Serio - Anna Li Vigni

Il candidato del centrodestra per la prima volta in studio con la moglie Laura

Marco Bucci, sindaco di Genova e candidato per il centrodestra alle imminenti elezioni per il presidente della Liguria, parla a Telenord a poche ore dal voto

CAMPAGNA ELETTORALE - "E' stata una faticaccia, ma nemmeno tanto, la rifarei. Ho lavorato dalle 7 alle 23, ho dormito tutte le notti e bene. Alla fine dal punto di vista turistico ho visto tre posti che nel ponente non avevo mai visto: Taggia, Camporosso e la piana d'Albenga. La Liguria è stupenda, sempre più bella. La Gente viene al mare ma dovrebbe stare tre o quattro ore nell'entroterra, altrettanto turistico". Così il candidato alla Regione Liguria Marco Bucci durante il Tgn Today a Telenord.

POLEMICHE DURANTE CAMPAGNA ELETTORALE - "La campagna si è concentrata più sui problemi che sulle cose da fare. Mi sarebbe piaciuto parlare delle opportunità della Liguria ma ho dovuto difendermi da accuse come 'cretino, menzognero'.

Mi è dispiaciuto per i liguri perché noi abbiamo un programma di fatti concreti, dall'altra parte questi fatti sono difficili da trovare. L'unico programma operativo che ho visto e' il reddito di cittadinanza, ma noi vogliamo pagare chi va a lavorare, non chi non lavora"

FINANZIAMENTI AI PARTITI- "La mia campagna elettorale da presidente è arrivata da privati a 38mila euro (il massimo possibile), mai più di 5mila euro da ciascun privato. I partiti hanno contribuito per le loro liste elettorali, da budget dei partiti. Se un partiti - per esempio il PD - spende soldi per campagna elettorale, nessuno sa da dove arrivino, perché stanno nel mucchio grosso.

FACCIA A FACCIA CON ORLANDO - "Hp deciso di non farlo perché penso che bisogna rispettare tutti i candidati, che sono 9, mi stupisce chi è del Partito Democratico non sia democratico, pensa di essere superiore agli altri? Tutti e 9 hanno l' opportunità di vincere. Mi risulta un'obiezione priva di senso da parte di Orlando. Se mi sarei divertito a farlo? mi sarei divertito molto ma per principio ho deciso di non farlo"

INVESTITURA POLITICA DI GIORGIA MELONI- "Voi siete sicuri che sia un'investitura politica? Io penso di no. Anche Conte mi ha detto che ero il miglior commissario possibile per la ricostruzione del Ponte Morandi. Sto nel centrodestra perché tutti i partiti lì mi supportano. Da noi comanda il sogno della regione Liguria, non il potere. Da noi comanda la visione, il sogno e i cittadini, dall'altra parte i partiti."

EVENTUALE GIUNTA - "I partiti hanno sempre dato i loro suggerimenti sui nomi degli assessori, noi ascoltiamo ma poi decidiamo noi. Io accetto di sentire tutti. La lista? abbiamo 20 candidati all'assessorato di cui 8 sono donne. Ovviamente conterà il risultato che ognuno ottiene alle elezioni. Ma ricordiamo che anche il ruolo di capogruppo in consiglio regionale è importante. anche questi serviranno a compensare certe situazioni. Ci saranno sette assessori con moltissime deleghe - che è un problema grosso nella gestione della regione. Cultura e turismo insieme in un assessorato, più i commissari a progetti e project manager, ma ci vogliono le risorse giuste. Il mio ruolo di commissario resterà, ma a metà novembre scado, voglio continuare almeno un anno di più."

STADIO FERRARIS E PALASPORT - "Nella guerra tra M5S e Pd, fa meglio le battute Orlando. Il problema dell'altezza del Palasport non esiste; sul problema di avere un terzo finanziatore per la ristrutturazione dello stadio Ferraris, beh se ci fosse un terzo finanziatore che si propone anche di fare i lavori, che differenza c'è? Io dico che abbiamo l'obbligo di presentare al ministro un progetto entro Natale: penso che ce la faremo"

RUSH FINALE - "Tanto può fare la differenza alla fine della campagna elettorale: il sentiment delle persone, leggere i messaggi, avere un programma e pensare al futuro. Gli altri sono i signori del no, ai livelli di Burlando, Doria. Dicotomia di pensiero: vogliamo crescere o tornare come prima?".

NUCLEARE - "Dobbiamo crescere nelle rinnovabili, ma in quelle giuste. Le pale eoliche non le vogliono i sindaci, nemmeno Italia Nostra. Lo stesso per i pannelli solari: pochi sì, vaste estensioni no, tutti contrari, anche gli ecologisti. Abbiamo l'energia idraulica che funziona benissimo, dalle dighe e dall'acqua e possiamo migliorarla in Liguria. Abbiamo perso l'acqua dopo il 1945 per lo spostamento del confine, dobbiamo prenderla dai francesi. Le rinnovabili su cui puntare sono l'acqua e il nucleare pulito. Abbiamo detto al ministro Urso che vogliamo fare qui un centro d'eccellenza per la ricerca e lo sviluppo, e soprattutto le agenzie di controllo. Ma non vogliamo fare le centrali nucleari qui".

PATTO DEI SINDACI - Hanno firmato in 130 su 234. Quelli che non hanno firmato come saranno trattati?

"Molto bene esattamente come gli altri. Questo serviva per far vedere che i sindaci supportano un certo modo di lavorare e fanno presente questo modo di lavorare e l’unico che conta e associano un programma di cose da fare che porta beneficio a tutta la Regione. Poi ci sono alcuni sindaci che hanno un aspetto ideologico o di parte. Ne ho fatti aderire più della meta e molti non sono neppure dalla nostra parte ma  hanno abbracciato i nostri obbiettivi e il modo di lavorare".

LA CULTURA - "Più che altro ci interessa spiegare che cos’è la cultura. Abbiamo fatto cose di grandissimo livello mettendo insieme delle persone che la rappresentano. La cultura è un modo di pensare. La conoscenza influenza i nostri comportamenti. Se vai in Svizzera non butti la carta per terra. Se vai in macchina vai piano altrimenti prendi la multa. Se vai a vedere un’opera o una bella mostra, quando esci ti comporti in un certo modo. La cultura influenza il comportamento. Vorrei che Genova si conoscesse per il suo alto livello di cultura".

IL RAPPORTO CON ORLANDO - "Quando eravamo vicini ci parlavamo e abbiamo scoperto che abbiamo una passione in comune che è la barca a vela.  Io gli ho mostrato la foto della mia che ho sul telefonino e gli ho proposto di andare a vederla anche questa domenica. Comunque gli proporrò di andarci una di queste domeniche. Con lui non ho avuto un rapporto ruvido anzi, durante il confronto al Ducale ridevamo insieme come due ragazzini; non mi piacciono certe cose che fa, ma ha fatto il ministro e lo rispetto.

GIOVANI IN LIGURIA - "I giovani in Liguria hanno bisogno di miglioramenti, la prima cosa è essere pronti per le esigenze delle aziende. Abbiamo bisogno di tanti giovani e vogliosi di lavorare, giovani di tutti i tipi. Tutti i lavori sono importanti, abbiamo grande bisogno dei giovani. Devono interessarsi del sistema e dell'amministrazione pubblica. Servono novità, i giovani hanno possiblità di innovare, dobbiamo dare loro opportunità di farlo. Come? Facendo rete, starup e pmi. Challenge per tutti, insomma."

ACCIAIO E EX ILVA  - "L'acciaio è trendy, ma serve un nuovo modo per farlo. Lo vogliamo, ma non con l'occupazione di queste aree attuali. Stanno per arrivare risposte dal governo, molti sono i partecipanti alla gara per questo tema."

PERCEZIONE DELLE ALTRE PROVINCE - "Sono rimasto sorpreso perché ho notato che mi conoscono tutti. E' una cosa positiva perché vuol dire che ti conoscono ed è una condizione che facilita il dialogo. Io solitamente saluto tutti, anche chi non conosco. Il cittadino è il mio comandante, gli assessori sono coloro che lavorano con me."

IL TIFO - "Io non tifo per il calcio ma tifo per la vela, il cannotaggio e soprattutto il galeone: in 7 anni ne abbiamo vinti 5!"

ECCELLENZE DEL FOOD - "Fanno parte del mio programma. Ho avuto una bellissima esperienza con l'olio e non la dimenticherò mai più. Con le terapie a cui mi sono sottoposto non sentivo più i gusti: il primo che ho risentito è stato quello dell'olio di olive taggiasche. Ma poi abbiamo il basilico, il pesto, il basilico, l'aglio, lo zafferano, il vino, la mucca e la patata: dobbiamo metterle in rete al più presto".

LADY BUCCI - La signora Laura, moglie di Marco Bucci, interviene a sorpresa in studio sul finire dell'intervista: "Dopo aver reagito negativamente alla sua candidatura, ho deciso di stargli vicino per aiutarlo. Lui è un panzer, come sempre. Mi sveglio presto per aiutarlo".

CRITICHE A ORLANDO - "Non ha salvato tre tribunali e un carcere in liguria, non ha votato il decreto Genova e si è fatto eleggere in Emilia. Non ha aiutato a finanziare Genova: con i suoi criteri ideologici non si può andare avanti".

AUTONOMIA - "Se Trieste è in una regione autonoma e ne trae molti benefici, non vedo perché anche la Liguria non possa esserlo. Se il criterio è il confine internazionale e la lingua, ebbene abbiamo il confine con la Francia e parliamo la nostra lingua genovese".