Liguria, verso le elezioni regionali: prove di campo largo a sinistra, ipotesi civico a destra
di Redazione
Nomi e programmi della prossima campagna elettorale per la scelta del successore di Toti
Civico a centrodestra, politico d'esperienza e lungo corso a centrosinistra. Prima di buttarsi in una campagna elettorale che si annuncia rovente (e che manterrà per tutto il tempo sullo sfondo 'l'affaire Toti') si deve trovare il candidato ad hoc che se da una parte prosegua nel solco tracciato dall'ex governatore dall'altro operi la frattura col passato.
I partiti del centrodestra propendono per un candidato civico, un volto nuovo che però abbia una già una certa esperienza politica. Lo aveva detto il viceministro del Mit e leader della Lega in Liguria Edoardo Rixi che ha escluso a più riprese la propria disponibilità e lo ha detto Carlo Bagnasco, a sua volta leader di Forza Italia. Il deputato Matteo Rosso, coordinatore regionale di Fratelli d'Italia, nega la possibilità di candidarsi. Sarà difficile fare sintesi e allo stesso tempo trovare un candidato con le caratteristiche giuste considerando che si andrà al voto a stretto giro. Nelle scorse settimane erano spuntati i nomi di Alessandro Bonsignore, presidente dell'Ordine dei medici di Genova, e del rettore dell'Università Federico Delfino, quest'ultimo già sfumato. Resta invece in piedi l'ipotesi di un candidato vicino all'ex governatore Giovanni Toti come la deputata di Noi Moderati Ilaria Cavo, l'attuale assessore all'urbanistica Marco Scajola oppure il giovane assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone. Ma quest'ultima ipotesi potrà concretizzarsi meglio dopo che, libero l'ex governatore, i 'suoi' e gli alleati avranno occasione di confrontarsi con lui.
Nel centrosinistra si tende al campo largo ma da tempo il nome di Andrea Orlando, ex ministro della Giustizia ed ex ministro del Lavoro, va per la maggiore. Ieri sera, in una iniziativa alla Festa dell'Unità di Camporosso (Imperia) è arrivata una prima 'benedizione' anche se non esplicita da Ferruccio Sansa (Lista Sansa) e da Fabio Tosi (M5s): insieme a loro Carla Nattero (Sinistra italiana), Gianni Pastorino (Linea condivisa), Simona Simonetti dei Verdi, Cristina Lodi (Azione) e Patrizia Acquista (Italia Viva Sanremo). Tutti pronti a convergere. Convergeranno sul nome di Orlando?
In un colloquio con Repubblica, Orlando spiega che "se ci sono altre idee, perplessità, candidati più forti, sarei il primo a sostenerli", ma "dovrebbero uscire allo scoperto in fretta, perché serve confrontarsi e valutare". L'invito di Orlando è netto: "Evitiamo solite ritualità e tatticismi. C'è da rigenerare la Liguria dopo la caduta di un sistema di potere che abbiamo visto fondato su quali basi. Serve mettere in campo una costituente democratica". Per quanto riguarda il campo delle alleanze, "la coalizione si mette insieme per essere più larga possibile e vincere, ma soprattutto per incarnare l'esigenza di una rottura con il passato della regione: la mia condizione essenziale per partire è questa". Quindi prima spicciarsi, poi eventualmente fare filosofia. Ad oggi il perimetro del campo largo sembra il più vasto possibile (Pd, M5s, Verdi-Sinistra, Azione, Italia Viva, da valutare anche la presenza di Sansa con una propria lista) ma saranno decisivi i confronti delle prossime settimane. (Ansa).
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