Liguria, Sansa: "Diga Genova come il Vajont". Lega: "Terrorismo semantico"

di Redazione

2 min, 27 sec

Il centrodestra insorge: "Vergognati, speculatore". Garibaldi (Pd): "Maggioranza senza più credibilità, legislatura finita"

Liguria, Sansa: "Diga Genova come il Vajont". Lega: "Terrorismo semantico"

"É come la diga del Vajont", così il capogruppo della Lista Sansa nel Consiglio regionale della Liguria Ferruccio Sansa interrompendo l'intervento in aula del capogruppo della Lista Toti Alessandro Bozzano ha apostrofato il progetto del secondo lotto della nuova diga del porto di Genova scatenando la reazione dei consiglieri dell'intero centrodestra che gli hanno gridato "vergognati", "ci sono stati dei morti" e "speculatore".

“Accostare la tragedia del Vajont, con quasi 2mila morti, alla costruzione della nuova diga foranea di Genova - obietta in una nota il gruppo consiliare della Lega - è terrorismo semantico. Il consigliere di sinistra Ferruccio Sansa, da giornalista professionista, dovrebbe conoscere bene il valore e il peso delle parole. Se usate a caso sono autentiche armi improprie e il Consiglio Regionale non può essere considerato come una zona franca. La sua intenzione è chiaramente quella di creare ansia, paura e insicurezza tra i cittadini rispetto a un’opera strategica quale la diga di Genova.  Perciò chiediamo a tutto il Consiglio regionale, prima di tutto per rispetto alle vittime della tragedia avvenuta nel 1963, la condanna unanime di queste parole vergognose”.

Sansa fa riferimento al presunto rischio di crollo dell'opera a causa dell'instabilità del fondale marino fangoso su cui venerdì sarà posizionato il primo cassone subacqueo in cemento armato. Il capogruppo M5S Fabio Tosi nel suo intervento ha ricordato il crollo della diga di Nizza che nel 1979 provocò undici vittime. "La nuova diga è un'opera strategica per lo Stato italiano, per la Liguria e l'Europa intera - ha detto il capogruppo della Lista Toti Alessandro Bozzano - porterà lavoro e sviluppo ed è finanziata solo al 4% della Regione Liguria con un mutuo marginale". "È il progetto nazionale più importante del Pnrr, - sottolinea il capogruppo della Lega Stefano Mai - lo cofinanzieremo fino a 57 milioni, è già stato fatto in passato, perché serve ai genovesi, alla Liguria e al Paese. C'è chi vuole lo sviluppo e chi blocca le opere. C'è chi vuole lo sviluppo e chi la decrescita felice".

"Non avete più credibilità, la legislatura è finita", replica il capogruppo Pd Luca Garibaldi. "Il mutuo costerà ai cittadini 90 milioni di interessi in trent'anni", interviene il consigliere M5S Paolo Ugolini. "La possibilità di accendere un mutuo per un'opera strategica non solo per la Liguria ma per l'Italia varia da zero a 57 milioni, - ribadisce la consigliera Veronica Russo (FdI) - è propedeutico a una gara non a un affidamento diretto, si accenderà solo a seguito della conoscenza dei ribassi d'asta".

"C'è chi si assume la responsabilità di portare avanti le opere, - commenta il capogruppo di Forza Italia Claudio Muzio - di far sì che la gara per la seconda fase della nuova diga del porto di Genova possa essere attuata, l'ammontare del mutuo dipenderà dai ribassi d'asta".