Liguria, riforma dei rifiuti. Il Pd: "Da rifare". La Lista Toti: "E' migliorativo, ma accettiamo proposte"
di Redazione
Garibaldi: "I costi di gestione sono riversati sulle tariffe Tari dei cittadini liguri. La replica: "Hanno saputo fare solo discariche, non hanno titolo per parlare"
Il piano dei rifiuti studiato dalla regione Liguria non piace al Partito Democratico.
"Il disegno di legge sulla riforma della gestione dei rifiuti va ritirato rapidamente e riscritto da capo, coinvolgendo i territori e non spogliandoli dal ruolo di gestione del servizio - spiega Luca Garibaldi, Capogruppo del Partito Democratico Articolo Uno, in merito al Disegno di legge regionale sulla gestione dei rifiuti in discussione nei prossimi giorni. E’ insensato che sia una superstruttura regionale a definire nel dettaglio il servizio, gli affidamenti, senza nessun protagonismo dei territori e dei Comuni. È inaccettabile la proposta di una nuova agenzia, ‘l’ALISA dei rifiuti’, i cui costi di gestione sono riversati sulle tariffe Tari dei cittadini liguri: una prospettiva inaccettabile, caricare le famiglie e le imprese di almeno tre milioni di euro di nuove tasse.”
Immediata la replica dei consiglieri della Lista Toti. "Ogni volta che la minoranza in Consiglio regionale se ne esce con qualche dichiarazione strampalata, verrebbe da dire che 'un bel tacer non fu mai scritto', ma poi quando si realizza che le esternazioni sono semplicemente volte a cercare di raccogliere un po' di consensi elettorali, allora è più facile comprendere che è meglio rispondere per mettere ogni cosa al suo posto e ribadire ancora una volta che le cose non sono come vengono raccontate", fanno sapere in una nota il gruppo consiliare in Regione Liguria della Lista Toti.
"Secondo il gruppo consiliare del PD il disegno di legge sulla riforma della gestione dei rifiuti va rivisto perché costituirebbe, a loro dire, 'una proposta dannosa per i Comuni e costosa per i liguri'. - proseguono i consiglieri regionali arancioni - Ora, nella vita si possono discutere molte cose e il confronto civile e democratico è alla base della nostra società ma, in questo casi ci sentiamo di dire che l'opposizione non ha la benché minima possibilità di proferire verbo se il tema è quello dei rifiuti in Liguria. Chi ha fatto solo discariche con livelli di differenziata sotto il livello del 30% non è titolato a dire cosa sia bene fare o non fare per la gestione del ciclo dei rifiuti nella nostra regione. In questo momento storico gli ambiti territoriali ottimali (ATO), che sono delimitati dalle regioni nel rispetto di criteri finalizzati a massimizzare l’efficienza del servizio, non costituiscono un tema urgente e ci sarà sicuramente il tempo nei prossimi mesi per lavorarci e migliorare la capacità di azione in relazione all’impiantistica che serve alla Liguria da qui ai prossimi anni".
E poi ancora: "Gli ambienti territoriali ottimali racchiusi un'unica struttura regionale non costituiscono un tema che va affrontato domani mattina, ma si tratta di una legge di prospettiva per migliorare la capacità impiantistica della nostra regione dopo aver portato la Liguria sopra il 50% di raccolta differenziata rispetto al 34% del 2014-15 quando questa maggioranza regionale si è insediata. - concludono i consiglieri regionali della Lista Toti Liguria - In questo momento i nostri sforzi sono concentrati nella gestione dell'emergenza Ucraina e nel fornire il miglior aiuto possibile a chi scappa dalla guerra, ma teniamo a ribadire che il testo è sicuramente aperto al contributo di tutti e qualunque modifica che fosse migliorativa sarebbe senz'altro presa in considerazione per il bene del nostro territorio"
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