Liguria: M5S indugia sulla candidatura di Orlando

di Redazione

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Il confronto tra Pd e alleati sarebbe ancora in una fase interlocutoria

Liguria: M5S indugia sulla candidatura di Orlando

L'ufficializzazione della candidatura del deputato Pd ed ex ministro del Lavoro Andrea Orlando alla presidenza della Regione Liguria per il campo largo M5S-centrosinistra tarderebbe ad arrivare per le difficoltà del M5S a digerire tre candidati presidente di Regione su tre d'area Pd o di centrosinistra nella prossima tornata delle elezioni regionali. È quanto emerge dagli ambienti del Partito Democratico. Il nodo da sciogliere sarebbe che tipo di accordo vuole il M5S in Liguria: un accordo di breve periodo con la garanzia della vicepresidenza della Regione in caso di vittoria o un accordo di medio-lungo periodo con la garanzia di poter indicare alcuni candidati alle elezioni amministrative in capoluoghi chiave come Genova nel 2027. Se in Liguria la candidatura dell'ex ministro Pd non è ancora stata ufficializzata, lo sono quelle di Michele De Pascale, tra i fondatori del Pd nel 2007, in Emilia Romagna e dell'indipendente di centrosinistra Stefania Proietti in Umbria. Nonostante ciò nella Liguria che va al voto anticipato dopo il terremoto giudiziario che ha sconvolto il centrodestra portando alle dimissioni di Giovanni Toti il candidato in pectore del campo largo resta Orlando, ma prima di ferragosto è improbabile che M5S e centrosinistra raggiungano un accordo. Il campo largo non sarebbe a rischio in Liguria, ma il confronto tra Pd e alleati sarebbe ancora in una fase interlocutoria e da Roma sarebbe emersa la volontà di completare il quadro a livello nazionale con le altre Regioni al voto. Al momento per la vicepresidenza della Regione Liguria il M5S non avrebbe indicato alcun nome.