Liguria all'avanguardia per utilizzo nuovo anticorpo monoclonale per i bimbi contro virus respiratorio sinciziale

di Redazione

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Brunetto (Lega): "Il virus è la principale causa nel mondo di infezioni come bronchiolite e polmonite nei neonati e nei bambini nel primo anno di vita"

Liguria all'avanguardia per utilizzo nuovo anticorpo monoclonale per i bimbi contro virus respiratorio sinciziale

“Grazie al proficuo lavoro della II commissione Salute e Sicurezza sociale e a quello della giunta regionale e di Alisa, dal prossimo autunno in Liguria sarà disponibile il Nirsevimab, nuovo anticorpo monoclonale utilizzato per la prevenzione del virus respiratorio sinciziale umano (RSV), che è la principale causa nel mondo di infezioni respiratorie come bronchiolite e polmonite nei neonati e nei bambini nel primo anno di vita". Così in una nota il consigliere regionale della Lega e presidente della II commissione Salute e Sicurezza sociale Brunello Brunetto (nella foto).

"L’offerta è rivolta ai nuovi nati durante il periodo di circolazione virale, da novembre a marzo, e ai bimbi durante la loro prima stagione epidemica. Si tratta di un altro passo in avanti di Regione Liguria, una delle prime in Italia ad adottare il nuovo farmaco, per garantire prevenzione e cure sempre più adeguate ai nostri pazienti. E’ stato quindi deciso di predisporre l’utilizzo del Nirsevimab, indicato per la prevenzione delle patologie del tratto respiratorio inferiore causate da RSV, per tutti i neonati e nei bambini durante la loro prima stagione di circolazione del virus, anche alla luce delle esperienze avanzata di altri Paesi, tra i quali Spagna, Lussemburgo e USA, che hanno già introdotto questo nuovo farmaco registrando una riduzione delle ospedalizzazioni da RSV di circa il 90%. Allo stesso tempo, è stata avviata la campagna di immunizzazione di neonati e bambini nei confronti del virus respiratorio sinciziale a partire dalla stagione epidemica 2024-2025. Ricordo che in Occidente - conclude Brunetto - questo pericoloso virus rappresenta la prima causa di ospedalizzazione e la seconda causa di morte più frequente. Inoltre, è responsabile di circa 3 milioni di ricoveri ospedalieri e 120mila decessi ogni anno tra i bambini di età inferiore ai 5 anni in tutto il mondo”.