La Liguria "sfiora" la zona arancione: ecco i dati del monitoraggio dell'Iss

di Marco Innocenti

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La nostra regione resta, per pochi punti decimali, al di sotto della soglia del 20% di occupazione delle terapie intensive. Altre 4 regioni in zona gialla

La Liguria "sfiora" la zona arancione: ecco i dati del monitoraggio dell'Iss

La Liguria è davvero al limite del passaggio in zona arancione: lo confermano anche i dati del monitoraggio settimanale dell'Istituto Superiore di Sanità, decisivi per stabilire il colore della nostra regione (e del resto d'Italia) nei prossimi giorni. La Liguria è pochi punti decimali sotto il 20% di occupazione nei reparti di rianimazione, soglia che farebbe scattare la zona arancione visto che entrambi gli altri due parametri (occupazione in area medica e incidenza sono già stati sforati). Adesso non resta che attendere la conclusione della cabina di regia: l'indicazione dell'Iss al governo è quella di far scattare il cambio di colore in quei casi in cui la percentuale arrivava a sfiorare la soglia, ma finora il governo non ha mai preso questa strada.

In linea generale, in Italia sale il tasso di occupazione di posti letto in terapia intensiva, che questa settimana è al 15,4% (al 6 gennaio) contro il 12,9% dello scorso 30 dicembre. Il tasso di occupazione in aree mediche, sempre a livello nazionale, sale invece al 21,6% rispetto al 17,1% della scorsa settimana. La Provincia autonoma di Trento, seguita dalle Marche e dal Piemonte registrano questa settimana i valori più alti rispetto all'occupazione di posti letto per malati Covid nelle terapie intensive: la PA Trento è al 27,8% (rispetto alla soglia del 10%), le Marche al 23,9% e il Piemonte al 21,7%. La maggiore occupazione dei reparti di area medica si registra invece in Val d'Aosta (al 42,4% rispetto alla soglia 15%), Liguria (34,2%) e Calabria (33,7%).

E' in forte aumento il numero di nuovi casi Covid-19 non associati a catene di trasmissione (309.903 contro 124.707 della settimana precedente) così come la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (50% contro 48%). Aumenta anche la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (34% contro 31%). I valori più alti dell'incidenza di casi Covid-19 sono registrati questa settimana in Toscana (2680 casi per 100mila abitanti), Lombardia (2578,1) e Valle d'Aosta (2255,9). Il valore a livello nazionale è pari a 1669 casi per 100mila abitanti. 

Alle 10 regioni già in zona gialla dovrebbero invece aggiungersi anche Abruzzo, Emilia Romagna, Toscana e Valle d’Aosta: tutte infatti hanno superato la soglia del 15% di ricoveri e del 10% in intensiva. Il cambio di colore, tuttavia, non determina nessun cambiamento di regole: l’obbligo di mascherina all’aperto già è in vigore in tutto il Paese.

 

[articolo in aggiornamento]