Le Alpi al centro delle politiche di trasporto per la competitività dell’economia italiana: il punto in convegno di Anita

di Lorenzo Aluigi

5 min, 20 sec

Edoardo Rixi, vice ministro al Mit: "Occorre un cambio di prospettiva da parte del Paese, necessario ad assicurare al settore dell’autotrasporto concrete possibilità di investimento"

Le Alpi al centro delle politiche di trasporto per la competitività dell’economia italiana: il punto in convegno di Anita

Si è svolto questa mattina presso il Centro Studi Americani di Roma il convegno organizzato da ANITA dal titolo “Le Alpi al centro delle politiche di trasporto per la competitività dell’economia italiana”.
 
L’evento ha rappresentato un’importante occasione per evidenziare, insieme alle istituzioni e agli operatori economici intervenuti, le problematiche esistenti nell’attraversamento via strada e via ferrovia dell’arco alpino e la necessità di una loro risoluzione a beneficio del settore dei trasporti, dell’industria e dell’intero sistema economico italiano.
 
La giornata è stata aperta dall’intervento del Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi che ha offerto ai presenti una panoramica del contesto infrastrutturale ai valichi alpini, evidenziando le principali attività poste in essere dal Governo per favorire il trasporto delle merci da e verso l’Italia. “Occorre un cambio di prospettiva da parte del Paese – ha dichiarato Rixi – necessario a assicurare al settore dell’autotrasporto concrete possibilità di investimento, garantendo attività di qualità e andando a tutelare il lavoro degli autisti”.
 
Il Presidente di ANITA Thomas Baumgartner, nella sua relazione introduttiva, ha richiamato le esigenze di ammodernamento e sviluppo infrastrutturale, sia stradali sia ferroviarie, la cui soddisfazione è funzionale alla permeabilità delle Alpi e alla possibilità di centrare gli obiettivi fissati al 2030 e al 2050 dalle politiche europee per le TEN-T, che da una parte spingono sempre di più verso lo shift modale e dall’altra verso l’utilizzo nei mezzi di trasporto di tecnologie alternative ai combustibili fossili, per decarbonizzare il trasporto merci.
 
I valichi alpini rappresentano la connessione fisica tra i mercati produttivi e di consumo italiani ed europei” - ha dichiarato il Presidente di ANITA - le Alpi andrebbero considerate come elementi di cerniera tra i diversi territori e non come barriere naturali divisive, rispetto a cui i Paesi europei dovrebbero adoperarsi per un loro fluido attraversamento e dunque per una gestione coordinata della mobilità, di persone e merci, in condizioni di sostenibilità ambientale ed efficienza operativa”.
 
Come si evince dai dati l’intermodalità delle merci è in continua crescita e gli interventi infrastrutturali previsti sono essenziali per proseguire su questa strada, ma bisogna fare sistema per continuare il percorso condiviso di crescita” – ha dichiarato nel suo intervento il Capo Dipartimento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Responsabile CIG Italia Francia per le Alpi del Sud Enrico Maria Pujia.
 
Il Direttore del Centro Studi di Confindustria Alessandro Fontana, dopo aver presentato i dati del Centro studi, ha sottolineato l’importanza dell’interscambio commerciale tra l’Italia e i paesi europei.
 
Giancarlo Bertalero, esperto di trasporti transalpini e Consulente dell’Alpine Traffic Observatory ha offerto ai presenti una panoramica sui numeri dell’Osservatorio relativi ai flussi di traffico ed alle modalità di trasporto delle merci attraverso le Alpi negli ultimi 30 anni, evidenziando come si sia registrato un notevole incremento del numero di merci trasportate attraverso i valichi ed una maggiore propensione all’utilizzo del trasporto intermodale al confine svizzero rispetto ai confini francesi e austriaci.
 
Il Direttore TRT Trasporti e Territorio e Consulente dell’Alpine Traffic Observatory Enrico Pastori ha posto nel suo intervento un focus specifico sull’impatto ambientale ed economico delle diverse modalità di trasporto e sulle conseguenti politiche di costo e operative che le imprese mettono in atto per poter operare lungo i corridoi di confine.
 
L’intervento di Paolo Angelini, Capo Delegazione per l’Italia del Comitato permanente della Convenzione delle Alpi, ha messo in luce le principali attività poste in essere negli ultimi anni dalla delegazione italiana all’interno della Convenzione, pensate per garantire una piena sostenibilità economica e ambientale alla logistica transalpina.
 
Le Alpi sono un bene naturalistico e identitario del nostro Paese.” ha dichiarato il Presidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati Salvatore Deidda, nel suo messaggio di saluto - “Dobbiamo dotare l’arco alpino di tutte quelle opere necessarie e rispettose dell’ambiente che consentano di agevolare il lavoro degli operatori del settore, assecondando la transizione ecologica, nel rispetto del lavoro e dell’identità di tutti”.
 
Nel corso della mattinata si sono inoltre svolte tre tavole rotonde, pensate allo scopo di approfondire le problematiche inerenti all’attraversamento dei confini e le possibili risoluzioni per il settore del trasporto merci italiano.
 
La prima tavola rotonda, coordinata da Giancarlo Bertalero, ha analizzato il tema del passaggio attraverso il confine francese, con un approfondimento specifico sulle conseguenze per il settore della chiusura del Traforo del Monte Bianco e sulle opportunità che i corridoio ferroviari possono offrire, e ha visto la partecipazione dell’Amministratore Delegato di Captrain Italia Mauro Pessano, del Direttore Generale di SFTRF Tunnel Frejus Alain Chabert e dell’Amministratore Delegato di SITMB Traforo Monte Bianco Mirko Nanni.
 
Durante la seconda tavola, coordinata da Enrico Pastori, si è posto un focus sul versante svizzero, in particolare sull’importanza delle infrastrutture per favorire il passaggio delle merci e sulle politiche in atto previste dal piano industriale per favorire il trasporto intermodale strada ferrovia, grazie alla partecipazione dell’Amministratore Delegato di Mercitalia Logistics Gianpiero Strisciuglio, del Direttore di Hupac Bernhard Kunz, dell’esperto di trasporti dell’Ambasciata svizzera a Roma Lorenzo Bondolfi e del Responsabile Strategie e Sostenibilità di Anas Sergio Salvio.
 
La terza tavola rotonda, che è stata coordinata dal Direttore di Uniontrasporti Antonello Fontanili, ha preso in analisi l’attuale contesto infrastrutturale del confine austriaco, sottolineando le   conseguenze che i divieti di circolazione al Brennero stanno portando al settore del trasporto merci su strada e i vantaggi per il settore di un incremento del trasporto intermodale strada ferrovia lungo un asse fondamentale per lo scambio di merci con i Paesi europei, e ha visto la partecipazione del Responsabile Market & Business Development della Camera di Commercio Italo-Germanica Sebastian Euchenhofer, del Delegato di Confindustria per gli Affari europei e Vice Presidente di Business Europe Stefan Pan, del Direttore Strategia e Sostenibilità di RFI Gianfranco Pignatone e del Direttore Tecnico Generale di Autostrada del Brennero Carlo Costa.