La Spezia, ex centrale Enel, Natale (Pd): "Regione disattende impegni assunti, serve tavolo confronto con soggetti coinvolti"
di Redazione
L'impianto a carbone è stato dismesso e sul futuro dell'area ci sono molti interrogativi
Torna di attualità in consiglio regionale il tema delle aree della centrale elettrica a carbone dismessa "Eugenio Montale" della Spezia. Il segretario regionale del Pd Davide Natale sostiene infati: “La Giunta nega l’istituzione di un tavolo condiviso con tutti i soggetti per il rilancio dell’area venendo meno agli impegni presi in consiglio. Alla Giunta non interessa il futuro di giovani e lavoratori e il rilancio di un’area strategica”.
“Nonostante l’ordine del giorno approvato all’unanimità da parte del consiglio regionale a giugno 2022, la giunta - sostiene Natale, dopo la risposta in aula alla sua interrogazione - non ha nessuna intenzione di convocare il tavolo istituzionale con i Comuni di Spezia e Arcola e le organizzazioni che rappresentano imprese e lavoratori per il rilancio dell’area dell’ex centrale termoelettrica Montale della Spezia. Questo dimostra l’assoluta mancanza di volontà da parte della Giunta di lavorare per costruire un progetto capace di rilanciare non solo la provincia di Spezia ma tutto il territorio regionale. Comune della Spezia e Regione si trincerano dietro la scusa dell’area privata per lavarsene le mani e non costruire un progetto di conversione. Una mancanza di assunzione di responsabilità incomprensibile, visto che nei giorni scorsi il presidente Toti e alcuni rappresentanti della Giunta hanno avuto un incontro con alcune imprese del territorio sull’area".
"A questo punto sorgono due dubbi: o è un’area privata e nessuno se ne deve interessare e allora non si deve prevedere alcuna attività istituzionale; o, come pensiamo noi, è un’area strategica, per cui serve un ruolo attivo della Regione. Rimane aperta un’altra domanda: con quale logica all’incontro organizzato dal Regione sono state invitate alcune aziende e altre no? Questo rafforza la nostra idea della necessità di un tavolo capace di coinvolgere chi rappresenta il mondo delle imprese e del lavoro, in modo che nessuno sia escluso. Speravamo in un ruolo della Regione, ma oggi anche questa speranza è morta, alla Giunta - conclude Natale - non interessano il futuro dei lavoratori e la possibilità di creare quelle condizioni per dare risposte al futuro di tanti giovani”.
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