La Spezia: allarme spopolamento, in provincia una casa su tre è disabitata

di Redazione

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L'urbanista Francesco Gastaldi: "Ci sono aree demograficamente 'tristi, con abitazioni senza apparenti prospettive di recupero"

La Spezia: allarme spopolamento, in provincia una casa su tre è disabitata

La provincia della Spezia va spopolandosi, per la crisi demografica dell'entroterra. La situazione è particolarmente importante in Val di Vara, dove sette abitazioni su dieci sono disabitate. Per quanto riguarda le zone turistiche della costa, moltissime sono le seconde case abitate non tutto l'anno ma solo per brevi periodi. Su 150 mila unità residenziali, nello Spezzino quelle disabitate o comunque utilizzate per brevi periodi sono 48.623. Più di una su tre.

I numeri sono stati elaborati dal professor Francesco Gastaldi, urbanista e docente all'Università di Venezia. "Una certa quota di case vuote è fisiologica - dice il docente al Secolo XIX - vuoi per ragioni di mercato, o per situazioni legate a eredità controverse, o perché sono vecchie e non più adatte ad essere abitate. Inoltre abbiamo tante case che risultano per così dire in posti “sbagliati” rispetto alla richiesta, in luoghi in cui non servono più, perché lì ormai vive un numero molto basso di persone, in costante contrazione".

La crisi, per motivi opposti, riguarda l'entroterra appenninico e la costa turistica. "C’è tutta un’area del Nord Ovest che via via ha perduto abitanti - spiega - è quella dell’entroterra più elevato,una sorta di striscia a “banana”, che da una parte vede le alture di Genova ed il basso alessandrino, dall’altra le alte valli spezzine, con diramazioni a Parma, Piacenza, Reggio, Massa e Lucca. È un’area demograficamente “triste”, in termini di numeri, perché era una vivace zona rurale, in passato, ma attualmente ha numeri molto bassi, con un vasto patrimonio di case senza apparenti prospettive di recupero. È un patrimonio che temo perderemo, andrà a morire. È spiacevole da dire, ma i dati attestano quello che appare come un fenomeno irreversibile. Alla luce delle nuove norme di sicurezza molte di quelle case non si potrebbero riutilizzare come sono. Si parla di abitazioni vetuste, con gli impianti da adeguare. In alcuni casi le case di campagna sono ferme agli anni ’50 e ’60, con le stufe per riscaldarsi, prive di dotazioni tecnologie, della rete internet. Case pensate e costruite per un mondo che non c’è più".

Il dato medio spezzino delle 3 case vuote su 10, tocca punte fra 6 e 7 abitazioni non popolate su 10, in alcune località dell’alta Val di Vara come Varese Ligure, Zignago, Sesta Godano, Carrodano, Pignone, Carro, Rocchetta, Maissana. La stessa situazione si verifica sulla costa, dove ci sono zone che figurano come disabitate perché riconvertite a seconde case o ad affitti brevi turistici: accade a Deiva Marina, Bonassola, Framura, Vernazza, Riomaggiore e Monterosso.